Dalla Regione 6 milioni di euro per le famiglie povere

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Catanzaro. Un provvedimento teso a fronteggiare le esigenze delle categorie più disagiate è stato assunto dalla Regione Calabria che mette a disposizione per l’attuazione della misura 6 milioni di euro. Una nota diffusa in giornata illustra i contenuti e gli obiettivi della disposizione che prevede che ”saranno circa due mila le famiglie povere calabresi che beneficeranno dei ticket per l’acquisto di beni primari per l’infanzia e quasi mille i disoccupati, da più di dodici mesi, tra i 40 e 55 anni, a disporre di un “bonus sociale” di 3 mila e 600 euro. I due interventi sono stati predisposti dal Dipartimento Lavoro e Politiche sociali. È toccato alle singole province stilare le graduatorie degli ammessi ai due bonus. In base alla certificazione Isee sono state favorite le famiglie con il reddito più basso. Il ticket per l’acquisto di beni primari per l’infanzia ha un valore di 1200 euro per ciascun bambino. Spendibile in farmacie e parafarmacie, potrà essere utilizzato da ogni famiglia per acquistare omogeneizzati, latte o prodotti similari, ma anche pannolini e prodotti per la pulizia dei bambini. Per questo intervento la Regione ha messo a disposizione 2 milioni e 400 mila euro, già destinati e trasferiti alle province calabresi. Nel dettaglio, il maggior numero di famiglie che beneficeranno del ticket è residente a Cosenza e Reggio Calabria. In queste due province sono rispettivamente 726 e 558 i nuclei familiari che potranno usufruire del ticket. Seguono Catanzaro (371), Vibo Valentia (172) e Crotone (171). Per quanto riguarda il “bonus sociale”, le risorse regionali ammontano a 3 milioni e 600 mila euro. I quasi mille disoccupati individuati, in stato di disoccupazione da più di dodici mesi, compresi nella fascia d’età tra i 40 e i 55 anni, usufruiranno di un bonus di 3 mila e 600 euro che verrà erogato in un’unica soluzione. Sono 363 gli ammessi in provincia di Cosenza, 279 in quella di Reggio Calabria, 185 nella provincia di Catanzaro, 86 a Vibo Valentia e 85 a Crotone. Anche in questo caso, le risorse finanziarie sono state già trasferite alle province”.

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