Reggio Calabria. “Ancora una volta ci troviamo a dover segnalare delle inadempienze dell’attuale Governo Regionale in tema tutela ambientale riguardo le discariche presenti nei corsi d’acqua con particolare riferimento, quindi, alla gestione delle risorse idriche e, di conseguenza, dei siti fluviali”. Così l’assessore alle Politiche Ambientali del comune di Reggio Calabria, Antonio Caridi, intervenendo sulle serie problematiche connesse al Servizio di Monitoraggio Idrografico che, precisa l’amministratore di Palazzo San Giorgio, “pur rappresentando un mezzo altamente qualificato per la corretta ed adeguata gestione dei rifiuti, inquadrata nell’ambito delle risorse idriche, risulta essere sospeso da metà settembre dello scorso anno”. “Il Monitoraggio Idrografico – aggiunge Caridi – è nato sulle spoglie del Servizio di Sorveglianza Idraulica, qualificato, secondo la legge, come ‘servizio pubblico essenziale’. Esso è altresì regolamentato dalla cosiddetta ‘legge sulla difesa del suolo’, norma che stabilisce come ‘le attività di programmazione, di pianificazione e di attuazione degli interventi’, nonché ‘lo svolgimento dei servizi di polizia idraulica volti ad assicurare la difesa del suolo, il risanamento delle acque, la funzione e la gestione del patrimonio idrico’ debbano essere a cura della Regioni. Tale legge – prosegue l’assessore reggino – è stata poi modificata ed integrata dalla legge di conversione del ‘decreto Sarno – Soveraro’, nella quale si dispone che ‘le Regioni provvedano ad effettuare, nell’ambito degli ordinari stanziamenti di bilancio, un’attività straordinaria di sorveglianza e ricognizione lungo i corsi d’acqua. E’ necessario, inoltre, fare un doveroso riferimento alla Legge Regionale 52/09 che modifica ed integra la Legge Regionale 31/09 ove si prevede, tra l’altro, la costituzione dei ‘presidi idraulici’ con contestuale collocazione del prezioso ed indispensabile servizio di sorveglianza idraulica. Tutto questo, però – precisa Antonio Caridi – oggi non avviene. Dopo quasi dieci anni in cui tale Servizio è stato espletato con competenza e professionalità da personale qualificato, che ha compiuto in modo proficuo il proprio dovere, il Monitoraggio è, come ribadito in precedenza, sospeso: segno evidente di ingiustificata disattenzione da parte del Governo Loiero, in un campo delicato, quale quello della salvaguardia dei corsi d’acqua. Un atteggiamento non più tollerabile, in quanto propedeutico a situazioni capaci di incrinare in modo irreversibile, e quindi pericoloso per la pubblica incolumità, l’integrità del patrimonio ambientale. Uno scarso riguardo, quindi, non solo per coloro che con la propria esperienza hanno garantito un servizio utile alla comunità, ma anche un’insufficiente, se non assente, considerazione di quanto grave possa essere, nel corso del tempo, la costante presenza di rifiuti di ogni genere che vanno a depositarsi nei corsi d’acqua. Non posso che esprimere vicinanza ai lavoratori impegnati nel comparto – conclude l’assessore comunale – i quali, da circa 4 mesi, risultano disoccupati per i ritardi accumulati per l’attuazione della legge sopracitata”.
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