Taurianova. Sei arresti in due giorni dei Carabinieri

Taurianova. I Carabinieri di Taurianova, nel corso dei servizi di controllo del territorio, disposti dal comandante della Compagnia, capitano Raffaele Rivola, hanno effettuato ben sei arresti in due giorni. Tra gli arrestati anche un cittadino marocchino latitante per reati in materia di stupefacenti.

Per primi, gli uomini della Stazione di Polistena agli ordini del maresciallo aiutante Leonardo Ribuffo, hanno arrestato tre persone, di cui due uomini di nazionalità rumena da tempo residenti nel centro pianigiano, un ventunenne, un quarantaquattrenne nonché un 38enne, cittadino italiano di San Giorgio Morgeto.
A loro carico è stato contestato il reato di rissa per fatti accaduti in contrada San Rocco di Polistena, una zona piuttosto periferica nella quale i militari stavano svolgendo un’attività di perlustrazione.
Intorno alla mezzanotte, nel corso del servizio, una pattuglia ha notato – a distanza – tre soggetti che dopo essere scesi dalla macchina, si stavano malmenando violentemente con calci e pugni in ogni parte del corpo.
Alla vista della scena i militari sono intervenuti immediatamente per sedare il litigio, ma il coinvolgimento dei partecipanti e la violenza dei colpi era tale che per riuscire a separarli è stato necessario l’intervento di altro personale del reparto.
Una volta sedati gli animi, i militari hanno constatato la gravità del fatto: un romeno aveva gravi traumi e lesioni al volto e perdeva copiosamente sangue dal naso perciò è stato soccorso dal 118 e trasportato con urgenza presso il locale presidio ospedaliero di Polistena.
Dopo le cure del caso i medici lo hanno giudicato guaribile in 10 giorni di prognosi per i traumi al setto nasale e le ferite riportarte al volto. Anche gli altri due soggetti presentavano i segni della collutazione sul viso, sul corpo e sulle mani, ma entrambi hanno rifiutato l’eventuale assistenza medica.
In Caserma è stata ricostruita la dinamica della lite ma è rimasto sconosciuto il motivo, perché le tre persone si sono trincerate dietro pretestuose accuse reciproche senza rivelare il vero movente.
A loro carico è scattato l’arresto, per il quale sono stati giudicati con rito direttissimo nella stessa mattinata dinnanzi al Tribunale di Palmi, dove è stata riconosciuta la colpevolezza in ordine al reato contestato, che è valsa la condanna per tutti a due mesi di reclusione.

Sempre nel corso di servizi del controllo del territorio, i carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Taurianova agli ordini del tenente Marco Filippi e del luogotenente Alfonso Frisina, hanno prima fermato e poi tratto in arresto tre persone di nazionalità marocchina, che viaggiavano per le strade di Taurianova a bordo di un’automobile condotta da un italiano, il cui ruolo nella vicenda è tuttora in corso di accertamento.
A carico dei primi due soggetti, un 33enne e un uomo di 45 anni, entrambi irregolari, erano stati emessi decreti di espulsione dalle Questure di Bari il 29.11.2006 e Salerno il 18.11.2003, al quale non avevano ottemperato, spostandosi invece nella zona di Taurianova e vivendo di espedienti.

Il terzo straniero, cittadino marocchino di 47 anni, invece, era addirittura latitante, dopo che il Tribunale di Bergamo lo aveva condannato per spaccio di sostanze stupefacenti. Per sottrarsi alla cattura, il marocchino si era rifugiato in Calabria, pensando di potersi nascondere tra i tanti lavoratori immigrati che vivono nelle campagne della Piana. Tuttavia è incappato nelle maglie dei controlli predisposti dalla Compagnia di Taurianova, i cui servizi di controllo sono stati ulteriormente intensificati a seguito dei fatti di Rosarno.

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