L’arte, le sue forme, il suo stile. E’ l’arte della fotografia delle firme più prestigiose di National Geographic, protagonisti della rassegna fotografica “Madre Terra”, ad insegnare e far conoscere ai più piccoli la verità del nostro pianeta terra, i suoi volti, le sue creature, le devastazioni umane e naturali. Storie di popoli raccontate in 80 scatti fotografici esposti sul Corso Garibaldi per 40 giorni, in un percorso alla scoperta del mondo ideato e prodotto dalla società Bluocean srl con la partnership esclusiva di National Geographic Society.
Durante l’ultima visita guidata dall’amministratore unico della Bluocean, Francesco Scarpino, i piccoli studenti delle classi V A, B e D della scuola reggina Collodi, diretta dal dirigente scolastico Maria Stella Spezzano, ed accompagnati dalle docenti Caterina Pansera, Rita Munaò e Maria Varacalli, si sono “affacciati” per qualche ora, da un’inedita finestra sul mondo emozionandosi e scoprendo il vero volto di Madre Terra.
Il “viaggio” tra i Continenti e i Poli, ha spronato i piccoli della Collodi ad intraprendere un lavoro naturalistico per salvaguardare il pianeta Terra ed “aiutare i grandi in una battaglia contro il tempo e contro quegli uomini che distruggono scenari naturali intoccabili ma tanto ambiti per creare industrie e luoghi moderni”.
Nei loro componimenti didattici, gli studenti hanno cercato di tracciare “il cerchio perfetto di un sistema messo a rischio dall’uomo, dalla tecnologia, dalla natura ma che ha tanto bisogno d’amore”.
“Le fotografie sono lo specchio della nostra realtà – affermano Danilo e Carmelo, alunni della V D – e i fotografi di National Geographic ci hanno presentato una parte affascinante del nostro pianeta ma anche la sua sofferenza causata dalla spietatezza naturale e umana”.
“Non ho mai visto la luna sorgere sulle dune di sabbia o animali come il cammello, la balena, un delfino saltare dalle acque limpide e trasparenti – afferma il piccolo Davide, alunno della V D – ma la vera meraviglia, è la foto che ritrae un giovane beduino che governa il gregge in sella al suo asino”.
Paesaggi, animali, popoli, spaccati di vita spesso difficili da raccontare ma presentati con semplicità in un semplice scatto realizzato grazie al lavoro di abili professionisti del settore che hanno rappresentato il nostro mondo, la sua effimera dolcezza e la sua incondizionata fragilità.
“Ci sono scatti romantici come la danza del corteggiamento delle gru che però, ci offrono una visione positiva della nostra terra – aggiunge Flavia della V B – In questo mondo, ancora c’è qualcosa di buono da tutelare e da ammirare bisogna saperlo guardare, saperlo aiutare, sapere essere uomini”.
“Mi piacerebbe diventare un bravo fotografo –dice Ivano della V B – per far vedere ai bambini del mondo che anche nella nostra città, ci sono paesaggi naturali affascinanti ma, mostrerei anche le cose brutte che hanno fatto alcuni uomini alla nostra terra”.
Da qui, l’esigenza dei giovani studenti di aiutare ed iniziare un percorso naturalistico perché “anche se siamo bambini, possiamo aiutare i grandi a salvare il pianeta terra – aggiungono Marianna e Simone della V A – perchè lei è la nostra casa, la nostra vita, la nostra madre e noi dobbiamo aiutare gli adulti a salvaguardare questo incantevole luogo perché la terra è il nostro principio e la fine, la nostra meravigliosa favola”.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more