Santa Severina. Controlli dei Carabinieri sul Fiume Neto. Sequestrati tre cantieri

Santa Severina (Crotone). Tre i cantieri sequestrati e diverse migliaia di euro di sanzioni amministrative elevate dai Carabinieri della Stazione di S. Severina al termine di una serie di controlli effettuati sulle ditte che lavorano inerti nei pressi del Fiume Neto. Denunciati in stato di libertà alla Procura di Crotone i rappresentanti legali delle società per la produzione e lavorazione degli inerti: un trentenne e un quarantenne.

Le attività di indagine, coordinate dalla Compagnia Carabinieri di Petilia Policastro ed effettuate in collaborazione con i militari delle Stazioni di Rocca di Neto e Caccuri, con l’indispensabile ausilio specializzato dei Carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Catanzaro, prendono le mosse dal mese di novembre del 2009, quando è iniziato un monitoraggio del greto del Fiume Neto, particolarmente esposto a rischi di natura idrogeologica. Le ricognizioni aeree effettuate dagli elicotteristi dell’8° Elinucleo dei Carabinieri di Vibo Valentia, hanno permesso così di individuare alcune realtà produttive “a rischio”, vista la loro vicinanza al fiume.

Sono iniziati quindi minuziosi controlli per verificare la natura e la liceità delle attività, soprattutto in materia di estrazione e lavorazione degli inerti, che hanno evidenziato violazioni evidenti alle norme in materia ambientale e paesaggistica. Mancanza di autorizzazioni, stoccaggio di rifiuti pericolosi e inosservanza delle norme di sicurezza sono le contestazioni più ricorrenti fatte ai titolari delle ditte controllate: per una di esse addirittura si è constatata l’assoluta mancanza di qualsivoglia autorizzazione per l’esercizio dell’attività estrattiva e di lavorazione, nonché l’occupazione abusiva di suolo pubblico: si tratta della stessa società che nel mese di novembre era stata coinvolta in un’operazione volta al contrasto dei furti di inerti sul fiume, che aveva portato all’arresto in flagranza di tre persone e al sequestro dei mezzi utilizzati per l’estrazione illegale dal fiume.

Le indagini dei Carabinieri non si fermano a questi primi risultati: la Compagnia di Petilia Policastro, con i colleghi del Nucleo operativo ecologico, hanno in programma una mappatura delle attività produttive a rischio in tutta la giurisdizione.

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