Il presidente Loiero presenta “Le cose fatte”

Agazio Loiero
Agazio Loiero

Il Presidente Agazio Loiero ha presentato, nei giorni scrosi, assieme ai componenti la Giunta regionale il volume “Le cose fatte”, un’articolata illustrazione, in ben 240 pagine, con diecine di fotografie, delle cose realizzate in questi cinque anni di attività amministrativa del Governo regionale. Tra le prime cose realizzate Loiero ha messo l’utilizzo dei fondi per la creazione di occupazione e la sperimentazione di un modello nuovo di accoglienza per i rifugiati. Il Presidente Loiero ha, quindi, parlato della riorganizzazione della macchina amministrativa e dell’opera di recupero di credibilità verso l’ Unione Europea, il Governo e le altre regioni italiane. Ha ricordato il completamento del decentramento amministrativo, l’accorpamento delle sedi regionali, il concorso pubblico con l’assunzione di quarantacinque nuovi dirigenti. “Un fatto questo mai avvenuto prima”. Ha parlato della Stazione Unica Appaltante che “significa razionalizzazione della spesa e contrasto alle infiltrazioni criminali”. Ha illustrato i dati relativi ai Fondi comunitari: “Abbiamo speso tutti i Fondi Por 2000/2006 – ha affermato – nonostante abbiamo ereditato condizioni disastrose, ed è stata avviata la programmazione 2007-2013, ricevendo una premialità di novanta milioni di euro per gli obiettivi raggiunti”. Una significativa innovazione è rappresentata dal Piano regionale per l’occupazione ed il lavoro, con un investimento di trecentoventi milioni. Il tasso di disoccupazione è sceso, in cinque anni, dal 14,4% del 2005 al 12,2% di oggi. “Si tratta di un’attività – ha detto Loiero – svolta in una regione difficile e dove le emergenze sono praticamente quotidiane. Sulla sanità la Regione è riuscita ad evitare il commissariamento”. Loiero ha parlato dei seimila nuovi posti di lavoro, delle millecinquecento nuove iniziative imprenditoriali, dei settemila studenti all’estero per studiare, di ticket bebè, bonus sociali, voucher tecnologici, valorizzazione dei beni culturali. Loiero ha, quindi parlato di Politiche sociali, di trasporti, di istruzione e formazione, di ambiente e di attività produttive. Il Presidente Loiero, con orgoglio, ha sottolineato il lavoro di squadra fatto assieme a tutti gli assessori ed ai responsabili dei Dipartimenti, soffermandosi, soprattutto, sulle cifre del lavoro svolto nel quinquennio. “Abbiamo affrontato temi che non sono mai stati affrontati in passato – ha detto Loiero – se non in fase di emergenza”. Il potenziamento della filiera formativa e’ stato al centro delle iniziative per l’istruzione e la formazione, puntando sull’integrazione tra gli atenei calabresi, senza dimenticare nessuno degli attori che compongono il mondo scolastico. Parlando della ricerca, il Presidente Loiero ha detto che oltre cento milioni sono stati investiti la metà dei quali già impegnati, per la creazione dei distretti tecnologici. “Abbiamo investito 424 milioni di euro – ha detto parlando di lavori pubblici- per le dighe e gli schemi idrici con la crisi idrica della città di Reggio Calabria che sarà finalmente risolta. A questo si aggiungono 170 milioni investiti per le reti idriche comunali, le reti fognarie, l’efficienza dei depuratori. Ed ancora, la bonifica dei siti inquinati, sui quali abbiamo registrato una pesante eredità del passato. Anche il dissesto idrogeologico, al centro delle cronache negli ultimi tempi, ha visto l’attenzione dell’esecutivo calabrese con 810 milioni di euro per interventi di messa in sicurezza del territorio. In questi cinque anni sono stati spesi circa 250 milioni di euro per la difesa del suolo e delle coste”. Loiero ha parlato dell’aumento dell’11% di arrivi e presenze nell’ultimo quinquennio che rappresenta “il giusto risultato per le attività portate avanti nel settore del turismo che passa anche per i trecento milioni destinati alla valorizzazione del patrimonio culturale. Un settore, quello del turismo, strettamente collegato al quello dei trasporti, per il quale abbiamo destinato 85 milioni di euro al potenziamento degli aeroporti. Per il comparto delle attività produttive l’attenzione si è concentrata sul potenziamento del settore e su un migliore accesso al credito. “Cento milioni di euro sono stati investiti nei consorzi per lo sviluppo industriale, aggiungendo anche attività di sostegno all’economia calabrese. Un miliardo di euro sono, invece, i fondi investiti nell’agricoltura. Nel settore dell’’urbanistica, si è potuto contare sugli interventi che hanno interessato gli “ecomostri”, il finanziamento di dodici piani strategici urbani e di area vasta, 136 interventi di riqualificazione in tredici comuni, 349 milioni investiti per le aree urbane e 382 milioni per la riqualificazione dei centri storici”.

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