Roma. Di seguito la sintesi dell’interrogazione a risposta scritta rivolta dall’on. Angela Napoli al presidente del Consiglio dei ministri e ai ministri dell’Economia e delle Finanze, della Salute e dell’Interno in merito alla situazione della sanità calabrese. Per sapere, premesso che: in data 11 dicembre 2007 il presidente del Consiglio dei ministri ha decretato lo stato di emergenza socio- economico -sanitaria della Regione Calabria. A seguito del citato stato di emergenza, in data 21 dicembre 2007, è stata istituita la Commissione incaricata di svolgere un’indagine conoscitiva finalizzata a verificare la qualità dell’assistenza prestata dal servizio sanitario della Regione Calabria, nonché l’effettiva garanzia dell’erogazione, secondo criteri di efficienza ed appropriatezza, dei livelli essenziali di assistenza. Nella relazione predisposta dalla citata commissione, come pubblicato sulla stampa regionale calabrese il 24 aprile 2008 sono stati evidenziati allarmanti punti di criticità interni al sistema sanitario di quella Regione. Tra le criticità nella relazione la commissione ministeriale ha evidenziato: il mancato controllo della regione sulla spesa sanitaria, la mancata approvazione del piano sanitario regionale, l’impunità di chi ha commesso errori ed ha responsabilità accertate, la presenza in numerosi P.O. di Pronto Soccorsi “disastrosi”, pesanti condizioni igienico – sanitarie e problemi strutturali degli edifici, esorbitante spesa ai privati, dirigenti senza responsabilità; criticità, ancora oggi, in buona parte persistenti. Nel giugno del 2009 il Consiglio dei ministri aveva perfino impugnato la legge della Regione Calabria 30 aprile 2009, n. 11, relativa al ripiano del disavanzo di esercizio per l’anno 2008 ed accordo con lo Stato per il rientro dei disavanzi del servizio sanitario regionale. Nel settembre del 2009 la Giunta regionale della Calabria ha approvato il cosiddetto “Piano di rientro” che dovrebbe portare al risanamento del deficit sanitario di quella regione. Il 17 dicembre 2009, ad avviso dell’interrogante inspiegabilmente, il governatore della Regione Calabria, ha firmato con i ministri dell’Economia e della Sanità, il piano di rientro del debito, evitando così il commissariamento di quel settore regionale. In virtù della citata sigla il presidente Loiero, il quale peraltro da oltre un anno deteneva già la delega alla sanità regionale, in data 30 dicembre 2009, è stato perfino nominato Commissario delegato per l’emergenza economico-sanitaria nel territorio della Calabria. Quali i motivi che hanno portato al non commissariamento della Sanità calabrese. Nel piano di rientro siano stati inseriti importi relativi a transazioni dell’ultima ora, che potrebbero riguardare debiti non riconoscibili. Quali i motivi che hanno portato all’affidamento dell’incarico di Commissario delegato per l’emergenza economico- sanitaria della Calabria, proprio nella persona del Governatore Loiero e, peraltro, in prossimità della tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale. Se corrisponde al vero la disposizione del raddoppio del compenso annuo per i componenti del Comitato tecnico- scientifico e, in caso affermativo, se non si ravvisi danno all’erario pubblico, peraltro deliberato in concomitanza con il varo di un Piano di rientro dal debito sanitario regionale che comporterà pesanti oneri per i cittadini e sempre in concomitanza con la campagna elettorale per le elezioni regionali.
On. Angela Napoli