Alla fine prevale sempre lui. Ci hanno provato anche 5 anni fa, a metterlo da parte, ma lo schiacciasassi elettorale Loiero, incassa i colpi e quando il gioco si fa duro polverizza ogni resistenza. Primarie sì primarie no. Questo è stata finora la colonna sonora della campagna elettorale della sinistra per le elezioni regionali 2010. Al grido di “contrordine compagni” la consultazione elettorale è stata già annullata una volta (per attendere l’accordo con l’Udc che poi è saltato), e il secondo e definitivo annullamento si prevede prima del 7 febbraio, data fissata durante l’ultima assemblea del partito. Da strumento di scelta del candidato, delle primarie finora si è fatto un utilizzo strumentale per fare indicare il candidato in Calabria, sì, ma non dalla scelta degli elettori, bensì nelle stanze del partito, quelle calabresi appunto.
Piuttosto di dover accondiscendere ad una scelta calata dall’alto, dalle segreterie romane, gli uomini del PD calabrese hanno sventolato la bandiera delle primarie, sotto sotto però l’accordo sul candidato governatore c’è già, e alla rinuncia alla candidatura di Bruno Censore, annunciata ieri pomeriggio, fonti bene informate rivelano che seguirà quella del presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova.
Quest’ultimo del resto, primo sostenitore delle primarie, ha già ottenuto quel che voleva, che il candidato fosse indicato in Calabria, e non a Roma. L’ufficialità della sua rinuncia è solo questione di tempo. Il Pd, dunque, anche domenica prossima digiunerà le primarie, il piatto forte della corsa alla poltrona di palazzo Alemanni sarà Loiero-Scopelliti, con contorno di Callipo. Indiscrezioni in casa Pd infatti danno per sicura l’adesione al cartello elettorale di Loiero anche del Prc e del Pdci. Resterebbe fuori al momento Callipo, il re del tonno, stretto fra i due colossi delle macchine elettorali di Agazio Loiero e Giuseppe Scopelliti, insieme in grado di ‘tagliarlo con un grissino’. Dei due schieramenti, il terzo ‘incomodo’ Callipo potrebbe erodere voti più al PD, che al Pdl. In ogni caso di fronte alla granitica lista del PD, per l’esponente Idv la corsa sarebbe tutta in salita. Fino ad oggi Pippo Callipo ha ribadito la volontà di proseguire la campagna elettorale, nonostante la lettera minatoria ricevuta.
Fabio Papalia