Incendiata l’automobile del giornalista Antonino Monteleone

Reggio Calabria. Questa notte, intorno alle ore 00,30, ignoti hanno incendiato l’automobile del giornalista Antonino Monteleone. L’autovettura, una Fiat Idea, era parcheggiata in via Trieste sotto casa del giornalista, che era rientrato nella propria abitazione da pochi minuti. Monteleone, 25 anni, era appena tornato sui suoi passi, per prendere dei capi d’abbigliamento che aveva lasciato in automobile, quando appena risalite le scale dell’immobile gli incendiari sono entrati in azione. L’autovettura è stata gravemente distrutta dalle fiamme, che sono state domate da una squadra dei vigili del fuoco diretta dal caposquadra Salvatore Romano. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra Volante, diretta dal vice questore aggiunto Gerlando Costa, e gli specialisti del Gabinetto regionale di Polizia Scientifica, diretto dal vice questore aggiunto Enzo Coccoli. I vigili del fuoco non hanno rinvenuto nulla nelle adiacenze dell’autovettura, ma hanno potuto catalogare l’incendio come doloso basandosi non solo sul racconto del proprietario, ma anche sulla scorta di quanto hanno visto nei primi istanti del loro intervento. Il liquido infiammabile utilizzato per incendiare l’autovettura, infatti, era stato cosparso copiosamente sul tetto della Fiat.
Monteleone ha raccontato di aver visto tre giovani sostare in prossimità del portone della propria abitazione, i quali si stavano avvicinando quando lui è sceso a prendere quanto aveva dimenticato in automobile, e che vedendolo sono tornati sui loro passi. Evidentemente, quando è rientrato per la seconda volta in casa, i tre sono entrati in azione. Monteleone, che ha riferito di aver notato di essere seguito da una piccola utilitaria, una Fiat 600, durante il tragitto che qualche minuto prima aveva percorso a bordo della propria autovettura, da un noto bar del centro fino al proprio domicilio, è stato invitato dagli agenti della Polstato a sporgere denuncia negli uffici della Squadra Mobile. Gli investigatori dovranno accertare se il gesto sia riconducibile a motivi di natura personale, che lo stesso interessato esclude, o piuttosto alla sua attività giornalistica. Al collega Monteleone esprimiamo la solidarietà della Redazione di Newz.it.

Fabio Papalia

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