Reggio Calabria. I Carabinieri della Stazione di Archi nella giornata di mercoledì hanno tratto in arresto Francesco Condello, di 28 anni, con l’accusa di furto d’acqua e illecito smaltimento di acque reflue. I Carabinieri, infatti, nell’ambito di mirati controlli agli esercizi commerciali e per il contrasto ai reati in materia ambientale, hanno proceduto al controllo in via Vecchia Provinciale Archi di un Autolavaggio denominato “Clean Car” di proprietà e gestito dal Condello. Il controllo ha permesso di verificare che per l’attività veniva utilizzata acqua illecitamente sottratta alla rete idrica a mezzo di collegamenti abusivi privi ovviamente di contatore, nonché è stato accertato che le acque di scarto derivanti dal lavaggio delle autovetture venivano immesse direttamente nelle rete fognaria in violazione delle norme sullo smaltimento delle acque reflue.
Per tali reati Condello è stato tratto in arresto e trattenuto presso le Camere di sicurezza della Stazione Rione Modena. Il Condello è figlio di Domenico Condello ucciso in agguato mafioso nell’anno 1986 ed è nipote di Pasquale Condello detto “il Supremo”, attualmente detenuto.
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