“Con Maierato sta franando l’intera Calabria. Non è un’esagerazione e neppure una novità poiché sono recenti le lacrime per altri disastri naturali”. È allarmato il presidente della Regione Agazio Loiero per la nuova emergenza determinata dal maltempo.
Loiero, con la task force della protezione civile e i dipartimenti dell’Ambiente e dei Lavori Pubblici interessati, sta seguendo, ora dopo ora, l’evolversi della situazione soprattutto nel Vibonese dove sono segnalati danni incalcolabili. Per questo pomeriggio Loiero ha convocato una riunione straordinaria della Giunta per dichiarare lo stato di calamità naturale e coinvolgere il governo nazionale negli interventi immediati a favore delle popolazioni evacuate e nei progetti di ricostruzione di cui lo Stato dovrà farsi carico.
“Se non si mette mano alla salvaguardia del territorio con risorse adeguate – afferma Loiero – non si conteranno più le calamità a cui si dovrà fare fronte. La Regione ha varato un programma di 800 milioni di euro individuando una serie di priorità. E’ una cifra enorme che però non è sufficiente per la realtà del territorio”.
“Lo Stato non può essere strabico – aggiunge Loiero – perché la Calabria è ancora Italia. Basterebbe occuparsi di queste catastrofi naturali piuttosto che del Ponte sullo Stretto, spendere i soldi destinati a un’opera che al territorio non serve per mettere in sicurezza interi paesi minacciati da frane e smottamenti. Proprio per non avallare tale politica siamo usciti dalla società Ponte sullo Stretto avviando le procedure di vendita delle azioni in possesso dalla Regione”.
Secondo Loiero “le necessità della Calabria sono ben altre. Prima bisogna avere attenzione ai problemi reali. Il problema dei problemi è il territorio. Non possiamo assistere impotenti. Le montagne, per la pioggia, vengono giù. Le case sono minacciate. Piove e i torrenti travolgono strade e ponti. È una regione in ginocchio”. “Quello che è accaduto a Maierato – conclude il presidente – è un dramma collettivo. Bisogna dare risposte immediate ai bisogni e il governo deve cominciare a guardare alla Calabria con attenzione concreta, esattamente come ha guardato e guarda ad altri territori meridionali”.
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