Cosenza. Studenti del Liceo Classico di Rende realizzano un museo virtuale

Osservano, prendono appunti, scelgono, fotografano, schedano, elaborano al computer. È un bell’esempio di lavoro di squadra quello che fino ad oggi si è svolto al Museo Civico dei Brettii e degli Enotri. La squadra è quella del 1°A del Liceo Classico “Gioacchino da Fiore” di Rende più qualcuno della sezione staccata di Torano. Diciotto studenti in tutto – età media 16 anni – da giorni impegnati nel progetto “Allestire un Museo: dal recupero dei reperti alla realizzazione di un Museo Virtuale”.
Non sembri una contraddizione, ma il museo virtuale sta prendendo corpo. Davanti ad uno schermo c’è Michela a dare forma al “nostro museo”, come ormai lo definiscono. Un senso di appartenenza che hanno maturato nel corso dell’esperienza, dapprima subita, non esitano a rivelare. Succede sempre così quando è la scuola a scegliere il progetto. Ora da quelle sale non vorrebbero più uscire e per il “loro” museo virtuale hanno anche deciso di creare un logo e soprattutto – come si fa con le cose più care – gli hanno dato un nome: “Un Fiore di Museo”. Per il quale Michela (che opera al computer) e compagni – che sono tra l’altro sezione sperimentale del Piano informatica Nazionale – non stanno solo pianificando le sale espositive ma anche gli uffici. Il museo virtuale ha già un suo direttore, Camilla, l’alter ego di Marilena Cerzoso, direttrice “reale” del Museo Civico dei Brettii e degli Enotri: stessa passione, stessa emozione, desiderio di acquisire le stesse competenze. È proprio Camilla a dirci che non immaginava che l’esperienza le avrebbe suscitato tanta emozione, tanta voglia di approfondire la conoscenza del passato e della sua storia.
Spesso è proprio questo che manca ai giovani, giustamente proiettati verso il futuro senza avere la necessaria conoscenza del passato che li ha generati. Il Dirigente scolastico Vincenzo Ferraro, profondo conoscitore del mondo giovanile, lo sa bene e per questo – insieme al suo staff di insegnanti – ha voluto integrare il percorso curricolare dei suoi studenti con questo progetto che nei programmi di un Liceo Classico è trasversale a molte delle materie oggetto di studio.
“Questa attività su campo – ci dice il professore Ferraro – è stata innervata da un precedente lavoro teorico in classe, integrata nel curricolare come un modo nuovo e originale di appropriarsi del nostro passato.
La mission ce la sintetizza egregiamente Anna: “vogliamo presentare il prodotto finale – che sarà un viaggio guidato all’interno del museo per immagini e voce – a tutti gli studenti della nostra scuola per trasmettere loro un messaggio preciso, che il Museo non è assolutamente una cosa noiosa o morta”.
E che qualcuno possa in questa attività rintracciare un futuro percorso professionale, non è affatto escluso. Intanto la voce si è sparsa e la direttrice Marilena Cerzoso – ben supportata nelle attività didattiche dalla stagista Carmela Vulcano – informalmente annuncia che altri istituti scolastici stanno contattando il Museo per realizzare analoghi percorsi formativi.

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