Piana. I Carabinieri scoprono 23 braccianti dell’Est occupati in nero nei campi

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria, inseriti funzionalmente nella Direzione provinciale del lavoro di Reggio Calabria, hanno dato vita ad una mirata attività ispettiva volta al contrasto del lavoro nero in agricoltura. Sono state controllate otto aziende agricole operanti nei territori di Rosarno, Taurianova, Cittanova, Laureana di Borrello, Anoia e Rizziconi. Durante le ispezioni sono stati trovati occupati in nero, 23 stranieri di nazionalità bulgara e rumena nonché tre braccianti italiani. Sono state elevate a carico dei datori di lavoro, sanzioni amministrative pari a euro 91.000,00 (novantunomila). Tale attività segue quella svolta nel mese di gennaio durante la quale erano stati individuati altri 69 stranieri in nero, con conseguenti sanzioni per gli imprenditori agricoli pari a euro 245.000,00 (duecentoquarantacinquemila).
Le recenti ispezioni hanno permesso di accertare che, dopo i fatti di Rosarno, la gran parte dei lavoratori di colore sono “stati sostituiti” da cittadini provenienti dall’Est Europa.

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