Reggio Calabria. Maggiore trasparenza negli appalti, quelli inficiati da un ribasso anomalo e quindi eccessivo. E che apre la porta al triste fenomeno del lavoro nero, della inevitabile scarsa qualità di realizzazione dell’opera e delle infiltrazioni della criminalità organizzata. Il protocollo d’intesa tra Provincia, sezione reggina dell’Ance e gli organi ispettivi di controllo come Inps, Inail, cassa edile e Direzione provinciale del Lavoro, presentato oggi nel corso della conferenza stampa svoltasi a palazzo Foti vuole porre un freno ad un fenomeno ormai dilagante nel territorio reggino e grazie alla grande sintonia tra l’ente promotore, Ance, e la disponibilità della Provincia ad approvare lo schema del protocollo nell’ultima seduta di consiglio comunale, sarà possibile fin dalle prossime settimane vederci più chiaro in quegli appalti in cui gli eccessivi ribassi fanno pensare ad un accaparramento dei lavori da parte dell’imprenditore che poi si rivale sul materiale, che per forza di cose non potrà essere di qualità, sulla manodopera sempre più sfruttata e a nero, e sulla sicurezza dei cantieri, assolutamente inesistente proprio perché i costi riguardo questo aspetto non sono certo secondari. Il protocollo d’intesa, il primo in Italia, consentirà la sinergia con la Suap, Stazione unica appaltante provinciale, che metterà a fuoco tutti i ribassi anomali attraverso il cosiddetto “limite di accettabilità dei ribassi offerti” attraverso tutta una serie di procedure cui l’imprenditore dovrà attenersi, pena l’esclusione.
dgr