Ospitavano già troppi anziani ed avevano deciso, per offrire loro un servizio migliore, di accudirne alcuni in altri appartamenti di nuovissima costruzione, senza però alcuna autorizzazione per le nuove strutture. I Carabinieri del Nas, collaborati dai militari della Stazione di Gallico, diretta dal maresciallo Francesco Pati, durante servizi di controllo nel settore “strutture ricettive per anziani” durante una perquisizione di 3 appartamenti siti alla frazione Gallico, nella disponibilità di N. G. di 67 anni, hanno accertato che i tre immobili erano stati abusivamente adibiti a casa di riposo per anziani senza alcun titolo autorizzato e privi dei requisiti strutturali e tecnico-organizzativi. I tre immobili, ubicati in Gallico Superiore contrada Santa Domenica, sono di nuovissima costruzione ed ospitavano 15 anziani. Si tratta di due corpi di fabbrica vicini, uno a 4 piani, già rifinito, dove sono stati sequestrati i primi due appartamenti; e un secondo corpo di fabbrica, a 5 piani non ancora rifinito nella facciata, dove è stato sequestrato il terzo appartamento.
All’interno gli appartamenti, nuovissimi, erano in ottime condizioni; i rilievi mossi dai Carabinieri non riguardano infatti le condizioni di salute degli anziani, che erano bene accuditi, ma solo la mancata autorizzazione ad ospitare gli anziani in questi nuovi appartamenti. Insomma una irregolarità burocratica per la titolare, che è già gestore di una casa di riposo, ubicata a Gallico e regolarmente autorizzata. Tecnicamente in entrambi i casi, si tratta di “casa alloggio” per anziani, in quanto il tipo di attività per cui è stata concessa l’autorizzazione, che coincide con quella effettivamente svolta, non prevede la fornitura agli anziani di servizi di assistenza socio-sanitaria ma appunto, un mero servizio di “casa alloggio”.
Il provvedimento è stato avviato dopo il decesso, avvenuto il 07 dicembre 2009 presso l’Ospedale di Reggio Calabria, di un 85enne sopraggiunto a seguito di complicazioni, dopo una caduta accidentale verificatasi verosimilmente all’interno della struttura. Nella circostanza è stato effettuato il sequestro giudiziario dei tre immobili per complessivi mq. 500, il cui valore ammonta a circa 800 mila euro. Gli ospiti della struttura saranno trasferiti presso altri idonei enti assistenziali.
Fabio Papalia