Africo. Effettuato il sopralluogo per recupero borgo vecchio

Africo (Reggio Calabria). Seconda riunione quella di due giorni addietro presso i locali della Pro Loco di Africo per il comitato spontaneo nato per il recupero del  borgo di Africo Vecchio. Presenti all’incontro oltre alla coordinatrice Domenica Mollica anche il sindaco di Africo, Domenico Versace, il professore Edoardo Mollica in rappresentanza del Dipartimento Pau facoltà di Architettura dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria che collabora contestualmente all’Ente Parco nazionale d’Aspromonte alla realizzazione del progetto e tanti rappresentanti delle associazioni presenti ed operanti sul territorio. Tra le priorità individuate durante la seconda riunione innanzitutto – precisa proprio Domenica Mollica – il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole nella realizzazione del progetto. “Coinvolgere le scuole – dice la Mollica – ed in particolare quelle di Africo, rappresenta per noi un punto fondamentale, anche perchè il recupero del senso di appartenenza passa inevitabilmente dal recupero del proprio territorio, un percorso di crescita civile e culturale che non può prescindere dal coinvolgimento delle nuove generazioni e dunque delle scuole. Nel corso dell’incontro – continua la coordinatrice – abbiamo poi stabilito di dividere i gruppi di lavoro al fine di ottimizzare i tempi  di partenza del progetto e la sua efficacia fin da subito. Già ieri è stato effettuato un primo sopralluogo  per l’inizio delle video riprese che documenteranno lo stato dei lavori  prima durante e dopo. All’escursione nel vecchio borgo abbandonato hanno preso parte oltre naturalmente al sindaco Domenico  Versace e una rappresentanza dell’amministrazione comunale di Africo, anche Maurizio Malaspina in rappresentanza del Pau,  il cine cineoperatore Guillermo Laurin Salazar, e il professore Spampinato dell’UniRc che curerà l’aspetto della conservazione e del recupero del patrimonio botanico. Tra le priorità individuate – continua Domenica Mollica – la pulitura del sito per la quale è stato già espletato il bando di affidamento dei lavori, l’individuazione e il recupero del patrimonio archeologico, a tal proposito segnaliamo la presenza del gruppo archeologico di Polistena e la predisposizione di un itinerario turistico religioso. Quello appena intrapreso  rappresenta senza dubbio un progetto ambizioso, che segna un’inversione di tendenza nell’ottica del recupero non solo urbano ed architettonico ma anche e soprattutto di un’identità che proprio nel territorio vede il suo primo e più importante biglietto da visita. Il lavoro che ci attende è duro e lungo, ma la presenza massiccia di autorità istituzionali e rappresentanti delle associazioni lascia intravedere un prosieguo di lavoro davvero confortante.

Gianfranco Marino

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