Intimidazione Baldessarro. Larosa (Prc): “Clima inaccettabile”

Un clima semplicemente inaccettabile, che intende pervertire la civiltà democratica e la coesione sociale della nostra provincia, una dichiarazione di guerra da parte della ‘ndrangheta nei confronti di tutte le voci libere che producono informazione e costruiscono opinione pubblica. Dopo Michele Albanese e Nino Monteleone, un altro giornalista reggino – Peppe Baldessarro, storica firma de “Il Quotidiano” e collaboratore de “la Repubblica” – è vittima di ignobili e vigliacche intimidazioni mafiose: a lui e alla sua famiglia vanno i nostri sentimenti di totale ed incondizionata solidarietà. Peppe Baldessarro è un giornalista vero, di quelli che non hanno paura di scrivere le cose che pensano, di quelli che non si accontentano di trascrivere le note stampa che inondano le redazioni di giornale, di quelli che fanno inchieste e denuncie su argomenti di assoluta delicatezza. Per queste ragioni essenziali, la ‘ndrangheta prova a intimidirlo; per queste ragioni essenziali, siamo certi che saprà continuare il suo lavoro con la coerenza e l’autonomia di sempre. Reggio Calabria è una città violentata, è un territorio deturpato moralmente e fisicamente, che la ‘ndrangheta – con l’offensiva di queste prime settimane del 2010 – pretende di sottrarre definitivamente alle istituzioni democratiche e alla buona politica. La nostra reazione deve essere sempre più convinta, sempre più decisa, sempre più continua: l’appuntamento del 13 Marzo, con il No Mafia Day nella città dello stretto, rappresenta un’occasione impedibile per esaltare, diremmo quasi sublimare, la Reggio democratica e solidale che rigetta ogni forma di violenza mafiosa.

Antonio Larosa – Segretario provinciale Prc

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