Scongiurato, per il momento, il pignoramento che le autolinee Romano SpA aveva eseguito per l’ammontare di circa 66 milioni di euro in seguito alla sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro. Lo ha deciso il Presidente della stessa Corte accogliendo l’istanza della Regione Calabria e disponendo l’immediata sospensione della sentenza in via provvisoria, in attesa dell’udienza del 16 marzo prossimo nella quale la Corte deciderà collegialmente in via definitiva.
In quella sede la Corte d’Appello dovrà valutare le questioni relative alle gravi e irreparabili conseguenze che si determinerebbero sugli equilibri del bilancio regionale nel caso in cui l’esecuzione della sentenza venisse portata a compimento, mentre le questioni relative alla fondatezza nel merito del ricorso della Regione saranno valutate dalla Corte di Cassazione.
La Regione, infatti, dopo avere proposto ricorso per Cassazione contro la sentenza della Corte d’Appello che la condannava a pagare circa 45 milioni di euro alla Società Romano per contributi di esercizio relativi ad anni pregressi (mentre in primo grado il Tribunale civile, dichiarando competente il TAR, non aveva accolto la richiesta di condanna della Regione), ha anche chiesto la sospensione dell’esecuzione della sentenza, evidenziando il grave ed imminente pericolo che l’esecuzione arrechi danni irreparabili al bilancio dell’Ente. Allo stato, comunque, e almeno fino all’udienza del 16 marzo, il pignoramento rimane sospeso.
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