Il discorso di Scopelliti al meeting di Lamezia

Lamezia Terme. «Siamo qui davanti a migliaia di giovani, che non hanno colore politico e non conoscono steccati: sono i giovani della Calabria che non vogliono più delegare niente e nessuno». A dirlo Giuseppe Scopelliti, aprendo i lavori del meeting di Lamezia Terme. «C’è una voce narrante – ha detto Scopelliti – che ci dice noi siamo fieri, orgogliosi, di essere calabresi: è questo il nostro simbolo identitario. Quello che ci lasciamo alle spalle – ha detto Scopelliti – è un quinquennio di liti, lacerazioni, di vecchia politica, di ritualità tribale, di 5% dei fondi comunitari persi: non ne vogliamo parlare più. Non possiamo inseguire il niente pensando da qui al prossimo decennio – ha continuato Scopelliti – perché in ogni angolo della Calabria c’è la sete di partecipare, la fame di contribuire, il sogno di proiettare questa terra nel Mediterraneo». E poi ancora dice Scopelliti: «È caduto il muro di Berlino, cadrà anche la ‘ndrangheta, questo cancro terribile che si chiama ‘ndrangheta e che è il nemico numero uno di tutti i calabresi. Abbiamo il triste primato di avere la disoccupazione più alta d’Europa, il reddito più basso, la più alta incidenza di povertà delle famiglie: è questo il bilancio che ci lascia il passato».
E poi i giovani. «Non possiamo più consentire che ogni anno partano 30-40 mila giovani calabresi verso il Nord – ha continuato Scopelliti – perché questa è la sconfitta generazionale che condanna il passato. Chi pensa che i giovani siano un problema – ha continuato Scopelliti – non ne sa codificare il linguaggio». Scopelliti ha messo in evidenza come «le grandi profesisonalità formate debbano essere utilizzate nella rivoluzione burocratica: il master della Regione sarà il prospetto di un’apertura orizzontale verso i migliori . E giuro sul mio onore che saranno i migliori, a prescindere dalle loro idee politiche. Dal futuro alle problematiche attuali». “Emergenza frane, emergenza ambientale, emergenza sanitaria: è questo quello che ci lascia Loiero», ha detto ancora Scopelliti. «Il 2005 ebbe la fiducia dei calabresi – ha continuato Scopelliti – che voleva cambiare e sperava in un minimo di discontinuità: questo quinquennio ha fatto scivolare la nostra Regione nel baratro dell’insipienza. Il Governo Prodi ha bloccato l’alta velocità per la Calabria, ma noi la completeremo a breve, riaffermando la centralità dello sviluppo. Non andremo a Roma con il capo chino ma con proposte, progetti. idee moderne. Infrastrutture, trasporti, progetti Por non più sponda, una sanità con manager che non abbiano mai amministrato, il rapporto simbiotico nella formazione con le università, la coesione di tutte e cinque le province intorno al capoluogo regionale, Catanzaro, e nel contesto di un forte rilancio delle singoli identità. Questi i punti salienti del programma di Govenro che Scopelliti ha illustrato ai giovani di Lamezia Terme. Nei prossimi giorni vedrete scritto il nostro programma che sarà esperienziale, giovane, dinamico e che rappresenterà una novità per il Meridione. La Calabria sarà sede di importanti istituzioni dell’asse Mediterraneo e avrà un’agricoltura da esportare in tutto il mondo». Il candidato a Presidente ha aggiunto ancora che «i giovani di questa terra non sono in vendita: non ci sono promesse elettorali da consumare, il tempo è scaduto, il passato gerontocratico è già alle spalle».

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