Reggio Calabria. La soppressione di tutti i treni a lunga percorrenza sulla linea ionica è un danno gravissimo per le popolazioni della Locride, ancora una volta costrette a subire dissennate scelte aziendali che penalizzano fortemente quest’area. Nessuno ha tenuto in benché minima considerazione le esigenze dei viaggiatori di questo comprensorio della provincia di Reggio Calabria, i cui cittadini si ritrovano a scontare una condizione di isolamento e marginalità ormai insopportabile.
Proprio in una delle aree più delicate del nostro territorio, che manifestano un estremo bisogno di collegarsi con il resto del Paese per favorire la mobilità delle persone e incrementare gli scambi commerciali, le scelte strategiche di Trenitalia sfuggono a qualsiasi logica che dovrebbe caratterizzare un’azienda che fornisce un servizio pubblico. Chi dai comuni della Locride deve raggiungere le principali località del centro o del nord del Paese, è costretto a sobbarcarsi mille disagi e difficoltà per il trasbordo nelle stazioni di Reggio centrale o di Lamezia Terme. Per non parlare di cosa sono costretti a sopportare quanti partono dai centri della fascia ionica pre-aspromontana.
Tutto questo, oltre ad essere indegno di un Paese civile, è una condanna all’isolamento di quella zona che non possiamo assolutamente accettare. Trenitalia ha il dovere di garantire ai cittadini un adeguato servizio di trasporto ferroviario. Riveda dunque la sua decisione: ormai la situazione è insostenibile e la rabbia dei cittadini monta ogni giorno di più.