Catania. Nella mattina di ieri personale della Polizia di Stato, su disposizione del Questore Domenico Pinzello, ha effettuato in questo capoluogo e nella provincia servizi finalizzati alla repressione del commercio di puntatori laser illegali. L’utilizzo indiscriminato di puntatori laser illegali in luoghi aperti al pubblico ed altamente frequentati, quali campi sportivi, potrebbero infatti provocare danni alla retina di ignari cittadini.
In Italia è stata emanata una normativa particolarmente ispirata alla tutela della salute, in base alla quale possono essere commercializzati soltanto dispositivi di potenza inferiore o uguale a 1 mW, poiché quelli di potenza superiore se puntati verso gli occhi potrebbero provocare lesioni permanenti alla retina; le confezioni devono contenere chiare indicazioni in lingua italiana sui pericoli per la vista; devono essere indicati la classe di appartenenza del dispositivo (soltanto i puntatori rientranti nella classe I e II non sono pericolosi per la vista), le indicazioni d’uso, il nome del produttore o importatore, nonché infine, il marchio della Comunità Europea.
Nel corso dell’operazione sono stati impegnati numerosi agenti di Polizia appartenenti ai Commissariati della città e della provincia nonché le volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. All’esito dei controlli effettuati negli esercizi commerciali specializzati nel settore ed ubicati in città ed in provincia sono stati sequestrati 2623 puntatori laser di genere proibito e sono stati denunciati numerosi commercianti e venditori ambulanti per aver messo in commercio di tali apparecchiature di genere proibito. Agli stessi è stato contestato il reato di cui all’art. 650 del codice penale (inosservanza ai provvedimenti dell’Autorità) in relazione all’Ordinanza del Ministero della Salute del 16.07.1998, nonché gli ulteriori reati di frode commerciale previsto dall’art.515 c.p. e vendita di prodotti industriali con segni mendaci previsto dall’art. 517 c.p.
Infatti, i prodotti sequestrati recavano sulla confezione una mera contraffazione del marchio CE, che costituiva pertanto l’acronimo di “ CHINA EXPORT” in grado di indurre in inganno i consumatori che ritenevano così di acquistare prodotti conformi alla normativa comunitaria. I puntatori laser sequestrati presentano un potenziale offensivo particolarmente elevato avendo una potenza pari a 5 mW ed hanno svariate forme quali quelle di penna stilografica, telecomando auto, torcia elettrica, nonché piccole pistole. Queste ultime in particolare, oltre che da puntatori laser avevano l’ulteriore funzione “shock” destinata a produrre, a comando, una fastidiosa scarica elettrica anch’essa nociva per la salute. Tutto il materiale sequestrato, dopo il vaglio dell’Autorità Giudiziaria, verrà distrutto in quanto pericoloso per la salute.
Nell’ambito della predetta attività sono stati conseguiti i sotto indicati risultati:
COMMISSARIATO DI P.S. CENTRALE
2559 puntatori laser sequestrati
8 commercianti, tutti di nazionalità cinese, denunciati in stato di libertà.
COMMISSARIATO DI P.S. NESIMA
15 puntatori laser sequestrati
1 commerciante (catanese) denunciato in stato di libertà.
COMMISSARIATO DI P.S. BORGO OGNINA
30 puntatori laser sequestrati
3 commercianti, tutti di nazionalità cinese, denunciati in stato di libertà.
COMMISSARIATI DI P.S. ADRANO
19 puntatori laser sequestrati
2 venditori ambulanti, cittadini del Bangladesh, denunciati in stato di libertà.