“Le nuove minacce a magistrati in prima linea, quasi una forsennata ostentazione di forza delle cosche, disvelano un clima di imbarbarimento che, secondo me, non è estraneo alle elezioni. E’ come se ci fosse una regia occulta e qualcuno che lavori per destabilizzare la situazione per trarne chi sa quali profitti. Dobbiamo reagire tutti perché la tenuta democratica potrebbe essere a rischio, dobbiamo far intendere a chi non vuole intendere che il no alla mafia è programma di governo”. E’ quanto afferma il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero che ha espresso “vicinanza assoluta” al sostituto procuratore antimafia di Reggio Calabria Antonio De Bernardo e al procuratore capo di Vibo Valentia Mario Spagnolo, “vittime di gesti intimidatori che procurano allarme sociale”.
“Con sempre maggiore frequenza – aggiunge Loiero – negli ultimi giorni vengono indirizzati ‘avvertimenti’ gravi contro magistrati-simbolo degli uffici giudiziari calabresi più esposti al fronte della lotta contro la criminalità di ogni tipo. Sono intimidazioni da respingere con forza. Non possiamo immaginare neppure per un attimo che si possa ostacolare l’azione giudiziaria e siamo certi che De Bernardo e Spagnolo continueranno a svolgere senza tentennamenti il loro impegno a favore della giustizia e della Calabria”.
“A me pare che la criminalità – dice ancora Loiero – punti a intimidire uomini delle istituzioni in un momento delicato, quello delle elezioni, nell’intento di creare una situazione torbida. Non dimentichiamo che la legislatura che arriva a termine si è aperta con il delitto dell’amico Franco Fortugno, vice presidente del Consiglio regionale, un chiaro messaggio dei clan alla politica onesta e pulita come hanno accertato i giudici che si sono occupati della drammatica vicenda. Ora mi pare che le cosche, a ‘colpi’ di messaggi intimidatori contro presidi antimafia, tentino di assumere un ruolo nel democratico confronto elettorale”.
“Non è sufficiente quindi – conclude Loiero – esprimere soltanto solidarietà a De Bernardo a Spagnolo o all’on. Napoli e quanti altri in questo periodo sono finiti nel mirino dei clan, ma ritengo che la politica debba fare un passo avanti e senza indulgenze affermare con fatti concreti e immediati, come noi facciamo, il ripudio di ogni influenza o presenza inquinante della ’ndrangheta che mostra una sfrontata voglia di partecipazione politica inaccettabile”.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more