Reggio Calabria. «Un recente studio della CGIA di Mestre ha certificato come il Comune di Reggio Calabria abbia un’autonomia finanziaria bassissima, peggiore persino di quella di Taranto – sempre della stessa pasta e partito sono… – ed al terzultimo gradino fra i Comuni d’Italia», così Sebi Romeo dà seguito alla nota del candidato Pensabene di ‘Slega la Calabria’ sul dissesto accertato del Comune di Reggio calabria, e sul quale elementi della Giunta comunale volevano gettare dei dubbi.
«Ha dei costi per il personale elevatissimi,come rilevato in più ordinanze dalla Corte dei Conti – continua l’analisi d i Romeo – è il più indebitato della Calabria, terzo in Italia. Il Sole 24 ore nel pubblicare un’analisi inerente i costi del funzionamento della burocrazia comunale segnala come la città di Reggio Calabria sia quella che spende di più per la “politica” e cioè per i costi immediatamente riferiti alla casta. Sempre il Sole 24 ore pubblica un’altra graduatoria nella quale il Comune di Reggio è il peggiore per quanto riguarda il tasso di pagamento dei debiti in cassa».
«E come si possono infine dimenticare – prosegue Romeo – le tante richieste effettuate dal sottoscritto, congiuntamente con glia ltri consiglieri Martino, Azzarà, Benedetto per chiedere copia del bilancio in forma ‘analitica’? Richieste mai soddisfatte dalla Giunta e dall’assessore Lascala: una cappa oscura cala sui conti del Comune più dissestato del Mezzogiorno, mentre apprendiamo che l’Enel attende da Palazzo san Giorgio il pagamento di oltre 12 mila bollette, per un importo di poco inferiore ai dieci milioni di euro; cosa aspettiamo ad aprire gli occhi: che l’ENEL ci tagli la luce, come già successo un anno fa ai colleghi di partito di Scopelliti a Catania?». «Abbiamo da mesi denunciato – ricorda Sebi Romeo – lo stato comatoso delle casse comunali, invocando un intervento del primo cittadino, distratto oramai dalle sirene della campagna elettorale regionale; a questo punto,assieme ai consiglieri del Pd,dell’opposizione e a tutti quelli che hanno a cuore le sorti della città, produrrò un dossier che illustra lo stato comatoso delle casse comunali e chiede l’intervento urgente di una ispezione ministeriale volta a scongiurare,sperando di essere in tempo,il dissesto. Il “modello Reggio” slogan fortunato che è valso il primato di Sindaco più amato d’Italia è in realtà una farsa, abilmente costruita e propagandata, che si scontra con la realtà, che nei giorni scorsi il consigliere Daniele Romeo e l’assessore Lascala hanno provato a mascherare, dirottando l’attenzione sui conti regionali. E risulta altresì infondato il tentativo disperato dell’assessore Lascala di girare tutto il fallimento finanziario della sua Giunta sugli anni precedenti della gestione Falcomatà–Naccari; questi signori – conclude Romeo – governano da quasi 9 anni, si assumano le proprie responsabilità e abbiano il coraggio di accollarsi i bilanci che hanno redatto loro, e che hanno ridotto al lumicino le casse comunali».