Monasterace. Racco (Pd): “Efficacia del fare”

E’ stato un interessante e proficuo incontro elettorale quello che si è tenuto nei giorni scorsi a Monasterace nella sede del locale circolo del Partito Democratico ed al quale ha partecipato il candidato alle prossime elezioni regionali Luciano Racco, assieme all’assessore provinciale Rocco Agrippo ed al Sindaco di quel centro Maria Carmela Lanzetta. Nella circostanza sono stati espressi lusinghieri giudizi sull’operato dell’attuale amministrazione comunale ed anche sottolineata la fattiva opera della Provincia di Reggio Calabria che è stata sempre vicina alle istituzioni locali soprattutto nei momenti difficili che hanno riguardato il popoloso centro dell’alto jonio reggino. Anche a Monasterace, Luciano Racco ha ribadito quelli che sono i tratti caratterizzanti della sua campagna elettorale ossia la volontà di “prediligere un lavoro elettorale con un profilo più umano”. In sostanza “meno gridato”. “In questi anni- ha detto Racco- ho mantenuto un contatto costante con i cittadini”. “Mi è sempre piaciuto essere tra le gente”. “Alla riunione ci sono tanti cittadini simpatizzanti – ha detto Racco- che hanno voglia di aderire al simbolo, ai valori, ed alla proposta del PD nel rispetto reciproco tra singoli candidati”. “In questo periodo di poca comprensione tra la rappresentanza politica e la società, con uno scontro quasi fra tifoserie contrapposte – ha continuato Racco- si potrà aprire un confronto che sarà certamente sostenuto ma che sancirà anche il riconoscimento del lavoro da me fatto in questi cinque anni”. “Sto girando la provincia per richiedere il consenso sulla base “dell’efficacia del fare anche in politica” che rappresenta il mio slogan legato a questa competizione”. “La politica ed il nostro mondo del lavoro imprenditoriale devono lavorare insieme e per fare questo serve un nuovo dialogo tra la Regione e gli imprenditori che hanno voglia di investire e fare impresa nella nostra regione”. “Il mio percorso politico mi porta ad affermare che quando ho deciso di passare dall’area del socialismo all’ area progressista del PD, con grande travaglio interiore, l’ho fatto con la consapevolezza di avere alle spalle non un progetto mio ma di migliaia di persone”. “Gli episodi di cambio di partito di altri candidati riguardano scelte individuali finalizzate alla ricerca di una poltrona a palazzo Campanella. Questo è altra cosa rispetto al percorso politico di ognuno di noi che dovrebbe essere la sintesi tra progetto politico e valori personali”.

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