di Domenico Grillone
Grande partecipazione di pubblico questo pomeriggio all’auditorium “Nicola Calipari” per il convegno sul tema “Trust, viaggio nella prassi professionale tra interessi privati, fini pubblici e benefici”, organizzato dall’associazione “Trust in Italia” in collaborazione con la facoltà di Giurisprudenza dell’Università Mediterranea e con il patrocinio dell’Ufficio per la formazione decentrata dei magistrati presso la Corte d’Appello, del Comune di Reggio Calabria, dell’Ordine degli Avvocati, dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, del Consiglio Notarile dei distretti riuniti di Reggio e Locri, nonché della Confindustria. Il trust, in sostanza, è un rapporto giuridico fondato sul rapporto di fiducia tra disponente e trustee. Il disponente di norma trasferisce alcuni beni o diritti a favore del trustee il quale li amministra con i diritti ed i poteri di un vero proprietario nell’interesse del beneficiario e per uno scopo prestabilito. Beneficiario iniziale e finale possono essere differenti. L’effetto principale dell’istituzione di un trust è la segregazione patrimoniale per la quale i beni conferiti in trust costituiscono un patrimonio separato rispetto al patrimonio del trustee con l’effetto che non possono essere escussi dai creditori del trustee, del disponente e del beneficiario.
Sui vari aspetti di questo strumento giuridico, durante l’incontro presieduto dal preside della facoltà di Giurisprudenza Attilio Gorassini, hanno parlato numerosi studiosi. A cominciare dal presidente dell’associazione “Il trust in Italia”, l’avvocato Maurizio Lupoi, considerato il più grande esperto nel settore in Italia. Lo stesso ha preso in esame un argomento di grande e scottante attualità, “trust e norme antimafia”. In sostanza Lupoi ha messo in evidenza il problema che spesso sorge quando la Prefettura nega ad un imprenditore la certificazione antimafia per sospetta contiguità con le organizzazioni criminali. Ma c’è anche il caso in cui che questo sospetto nasce da subappalti concessi dall’impresa con grande leggerezza, o quantomeno con una buona dose di disattenzione. E allora per non far chiudere l’azienda o pensare di venderla l’alternativa è quella di affidare la propria attività ad un trustee per poter così concorrere ai bandi pubblici di assegnazione lavori. È chiaro che si tratta di una forma particolare di trust in cui il disponente perde qualsiasi potere gestionale ma che può ancora usufruire dei benefici dell’attività o indirizzarli alla propria famiglia. Altri aspetti interessanti sul trust sono stati illustrati dall’avvocato Gabriella La Torre: trust di protezione per la famiglia, una sorta di alternativa al fondo patrimoniale in cui si crea un vincolo di destinazione su determinati beni nell’interesse della famiglia anche allargata ed il trust per la realizzazione di un ospedale. In questo ultimo caso l’esempio, così come è successo nella realtà, è quello di una persona che vuole donare ingenti risorse finanziare destinate alla realizzazione di una struttura sanitaria. Con il trust vi è la certezza che le risorse vengono effettivamente utilizzate per gli scopi prestabiliti, a differenza degli strumenti ordinari che non danno questo tipo di sicurezza in termini di risultati. Altri aspetti sono stati discussi dal professore Roberto Siclari, docente di diritto privato dell’Economia all’Università Mediterranea (trust nel passaggio generazionale d’impresa), dal notaio Mario Caracciolo (trust per finalità benefiche ed assistenziali), dal docente di diritto privato comparato all’università mediterranea, Amalia Di Landro (trust Onlus) e dal giudice onorario presso il Tribunale di Crotone, Stefano Buttà (trust interni e gli interessi della collettività). Domani la seconda giornata del convegno con altri interessanti spunti sull’argomento presieduta da Luciano Gerardis, presidente del Tribunale reggino.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more