Cosenza. Consiglio provinciale su calamità naturali e scuola

Cosenza. Un Consiglio Provinciale intenso quello di questa mattina, riunitosi nella sala delle adunanze, sotto la presidenza dell’Ing. Orlandino Greco, in sessione straordinaria urgente per affrontare, fra le altre questioni, con un’informativa della Giunta e determinazioni della stessa, le calamità naturali ed il dissesto idrogeologico intervenuto con ingenti danni nel territorio della Provincia di Cosenza. Un problema di fondamentale importanza e gravità riemerso, dopo quello già registratosi nell’ottobre-novembre del 2008, che ha, di fatto, messo in ginocchio la Calabria intera e, soprattutto, la nostra provincia. A tutt’oggi sono ben 32 le strade chiuse al traffico per i danni alluvionali con movimenti franosi conseguenti causati dalle persistenti piogge recenti e 23 quelle a senso unico alternato. Sono 373 i punti di frane finora accertati ma si teme che le cose potrebbero ulteriormente dilatarsi in maniera allarmante. I danni sulle strade provinciali, ad una prima sommaria stima, ammontano a 102 milioni 630 mila euro, quelli per le esondazioni dei fiumi ad oltre 59 milioni 841 mila, per una cifra complessiva di 162 milioni 228 mila euro. Ma non finisce qui, perché esistono problematiche risolvibili, altre parzialmente ed, addirittura, altre richiedono interventi superiori ai 2 milioni di euro.

Queste le cifre preoccupanti che sono emerse dalla relazione dell’Assessore Provinciale alla Viabilità e Difesa del suolo Arturo Riccetti, che ha fatto un’analisi impietosa delle emergenze del sistema viario cui sono interessati quasi tutti i 155 Comuni del territorio. Nel corso dei lavori del Consiglio i Prof. Carlo Tansi ed Ennio Ferrari hanno tenuto una relazione supportata da video relativa ai sopralluoghi effettuati per monitorare la situazione di dissesto in cui versa la provincia di Cosenza. Dopo l’intervento di quasi tutti i rappresentanti dei gruppi consiliari e del Presidente della Provincia Mario Oliverio, che ha ribadito l’esigenza di far sentire forte la voce agli apparati dello Stato perché si intervenga efficacemente con risorse consistenti e tali da poter affrontare la situazione drammatica di disseto verificatasi, si è votato all’unanimità l’ordine del giorno che recita:

Il Consiglio Provinciale

Convocato in seduta straordinaria per esaminare la grave situazione determinatasi sul territorio della Provincia e dell’intera Regione a causa delle persistenti calamità caratterizzate da eccezionali piogge e nevicate; Sentita la relazione dell’Assessore alla Viabilità ed alla Difesa del Suolo, Arturo Riccetti e le comunicazioni dei tecnici, dott. Carlo Tansi (CNR) e Emilio Ferrari (UNICAL); Considerata la grave situazione di dissesto idrogeologico che caratterizza il territorio della Provincia, aggravato in modo preoccupante dalle piogge eccezionali prima richiamate; Considerato che in molti casi le amministrazioni comunali sono state costrette ad assumere provvedimenti di evacuazione delle civili abitazioni e di strutture di edifici pubblici, mentre la viabilità provinciale ha subito danni enormi ed in numerose situazioni interruzioni e danni di notevole portata; Considerato altresì che il sistema fluviale a partire dal fiume Crati ha manifestato fenomeni di esondazione con allagamento di vaste aree del territorio sotteso ad attività agricole, artigianali ed industriali; Che notevoli sono stati i danni ai centri abitati, alle strutture ed in particolare alle infrastrutture civili con gravi disagi alle popolazioni; Considerato che la Provincia ed i Comuni sono stati costretti a fronteggiare le situazioni più gravi ed urgenti ricorrendo a provvedimenti di somma urgenza. Nonostante l’intervento della protezione civile allo stato assolutamente irrisorie sono le risorse trasferite per far fronte alle somme urgenze, mentre da parte dello Stato sarebbe necessario un intervento di carattere strutturale adeguato per mettere in sicurezza il territorio e per realizzare un vasto programma di sistemazione idrogeologica e di difesa del suolo; Anche a fronte dell’assenza di interventi adeguati da parte dello Stato, la Regione ha deciso di destinare circa 900 milioni di euro per far fronte ai danni ed alle situazioni di grave dissesto determinate dalle calamità richiamate

Chiede

Al governo nazionale di emanare provvedimenti urgenti e mirati alla realizzazione di un programma di sistemazione idrogeologica e di difesa del suolo; di trasferire ai Comuni e alle Province calabresi le risorse necessarie per onorare gli impegni assunti per far fronte alle situazioni di emergenza; di consentire alle Province di dotarsi di strutture tecniche adeguate per la prevenzione e per gli interventi relativi al rischio ed al dissesto idrogeologico.  Ad inizio seduta il Consiglio aveva votato all’unanimità la surroga del Consigliere Provinciale Gianluca Grisolia con il surrogante Giuseppe Antoniotti, giusto dispositivo del TAR Calabria che dava ragione a quest’ultimo in merito alla possibilità di sedere tra gli scranni dell’assise provinciale. Altro importante punto all’ordine del giorno dei lavori la Programmazione Territoriale dell’offerta formativa 2010/2011, il riordino degli Istituti Superiori e la riorganizzazione della rete scolastica provinciale, a seguito della Riforma Gelmini, approvata dal Governo Centrale, ed a cui occorre adeguarsi ma che, di fatto, riconduce ad una serie di complessità con ricadute negative per il nostro territorio e l’intero Sud, dove la scuola rappresenta importante azienda educativa per contrastare l’illegalità. L’Assessore alla Pubblica Istruzione Pietro Ruffolo ha posto l’accento sulle preoccupanti storture della legge che porterebbe, con la riduzione degli indirizzi, entro fine anno, ad oltre 131 mila licenziamenti di docenti e 40 mila di altro personale della scuola, con ripercussioni ovviamente notevoli a livello economico-occupazionale già fragile.

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