Dal partito del Sud parte un progetto meridionalista per rilanciare la Calabria. Al convegno “Federalismo e legalità” moderato dal componente del Coordinamento Pdl Grande Città Reggio Calabria, Franco Germanò, si sono confrontati su giustizia, gestione regionale e prospettive future per il rilancio del Mezzogiorno, il Senatore Giuseppe Valentino, il Parlamentare Elio Belcastro (vicepresidente nazionale del movimento “Noi Sud”), il consigliere regionale Alberto Sarra e il candidato del partito Libertà ed Autonomia “Noi Sud”, Antonio Managò.
“E’ un progetto esaltante che vede nell’espressione del movimento Noi Sud l’anima meridionalista del Pdl capace di far emergere le numerose potenzialità della Calabria. Sbagliano quei pochi che ancora oggi, considerano il Federalismo come un gap politico-sociale – afferma Belcastro – quando in realtà, può essere una risorsa per il paese e si attuerà con la nuova classe dirigente del centro destra.
E se qualcuno pensa che la campagna elettorale sia già chiusa, si sbaglia di grosso e a tuonare è proprio il consigliere regionale Sarra che “bacchetta” l’uscente presidente Agazio Loiero per aver sostenuto mediaticamente che “il candidato del centro destra è capace di raccogliere voti solo a Reggio Calabria e di coinvolgere nei suoi vani programmi esclusivamente i giovani”.
“Ma la realtà è ben diversa – aggiunge ancora – in quanto Scopelliti e la coalizione di centro destra stanno conducendo una campagna elettorale nelle piazze di tutta la regione, ascoltando le istanze dei calabresi e lavorando per creare un nuovo corpo politico competente capace di guidare la Regione devastata in questi 5 anni, da un malgoverno e da beghe determinate dalla necessità di tutelare interessi particolari. La scommessa del Federalismo sarà certamente vincente perché saremo capaci di coglierne le positività rappresentate dalla corretta utilizzazione delle risorse derivanti dal gettito fiscale e dalla responsabilizzazione della classe dirigente”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il senatore Valentino che rincara la dose evidenziando “la poca coesione e l’inattendibilità di programmi e uomini del centro sinistra bravi solo a non rispettare principi e regole ma a trasmettere virtuali azioni positive mai compiute”.
Da questa premessa parte il candidato Managò che incita i calabresi a “risvegliarsi” “Ho scelto di candidarmi perché ritengo che sia indispensabile l’impegno diretto della classe dirigente rappresentata da professionisti rimasti, in questi anni, ai margini – conclude Managò – La gestione del potere dovrà essere intesa come uno strumento per fornire risposte ai cittadini e non per soddisfare interessi personali e clientelari”.
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