Nel corso del Question-time a tre voci , organizzato a Reggio Calabria dal Masci dello Stretto, presso l’auditorium “San Vincenzo De’ Paoli”, il Presidente del Consiglio Provinciale di Reggio Calabria, Giuseppe Giordano, capolista Italia dei Valori (nella provincia reggina) candidato al Consiglio Regionale della Calabria, in compagnia dei candidati per il Pdl e Slega la Calabria, Tilde Minasi e Giovanni Pensabene, ha risposto ad alcune domande su temi prioritari per la Regione Calabria.
“La sanità calabrese è allo sfascio – afferma Giordano – ciò viene provato dal deficit che oggi la Calabria si porta dietro, è necessario attuare un programma sanitario adeguato che permetta di costruire una rete efficiente sempre più vicina al cittadino.” Spazio anche al tema dei trasporti, “Il governo centrale non ha affrontato in maniera adeguata il tema dei trasporti – sostiene Giordano – c’è un grande problema, sia di viabilità interna che extraregionale, su tutti basti pensare l’aeroporto dello Stretto spesso abbandonato a politiche poco lungimiranti”. Spazio anche al tema dell’immigrazione. “L’immigrazione è un dramma personale – continua Giordano – ed i fatti di Rosarno lo dimostrano. Rosarno ha lasciato una ferita profonda ma, attenzione l’immigrazione non è un problema solo calabrese, nella città della Piana gli enti locali non hanno voluto vedere una situazione che andava avanti da tempo, per questo sono necessarie politiche dirette e mirate all’integrazione”. Ulteriori domande sono state poste sulla realizzazione della centrale a carbone, il riciclaggio dei rifiuti, la salvaguardia del mare. “Sono contro la realizzazione della centrale a carbone – dichiara Giordano – non sono necessarie opere che vengono offerte come specchietto per le allodole, non sono di certo queste le iniziative che servono al territorio. Bisogna trovare altre soluzioni basate su ricerca, innovazione, fonti rinnovabili. Ci vuole un grande impulso alla raccolta differenziata per questo bisogna dare maggiore potere ai comuni con politiche decise. Uno dei problemi che la Calabria ed il suo mare pagano è il non corretto funzionamento dei depuratori, La Regione paga i grandi ritardi in termini del ciclo integrato delle acque, risulta quindi fondamentale ristrutturare gli impianti ed attuare politiche a salvaguardia dell’ecosistema marino.” “E’ necessario – conclude Giordano – dare discontinuità ad una politica, oramai, vecchia. E’ fondamentale che la Regione faccia programmazione e non gestione amministrativa”. Nei primi sei mesi sarà necessario dare una scossa al vecchio sistema nel nome ottemperando ad una ristrutturazione dell’apparato regionale questo è il vero cambiamento in nome della discontinuità che può e deve essere realizzato nell’immediato.”
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