Ottimo riscontro ottenuto dal progetto di formazione teatrale ”La Grammatica dell’Attore”- proposto dal Centro Studi Uilt Calabria, sabato 13 e domenica 14 marzo scorsi, presso il Sistema Bibliotecario di Vibo Valentia con la collaborazione della compagnia teatrale I Guitti. Il laboratorio intensivo condotto da Luca Fiorino, attore diplomatosi alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano -Teatro d’Europa, fondata da Giorgio Strehler e diretta da Luca Ronconi, ha approfondito la conoscenza degli aspetti tecnici e pratici del mestiere dell’attore e la loro stretta attinenza con i processi specifici della comunicazione interpersonale.
“Un laboratorio teatrale è un momento di studio e di apprendimento, un’occasione di lasciare che qualche seme venga piantato nella nostra anima, in attesa che al momento giusto, germogli” – spiega il docente del laboratorio, Luca Fiorino – “con La Grammatica dell’Attore, attraverso un lavoro programmatico e coscenzioso, ho voluto trasmettere ai partecipanti alcuni tra i princìpi indispensabili per far sì che questo strano fenomeno comunicativo chiamato recitazione, avvenga.
Fondamentale per un attore è comprendere che si impara facendo e non pensando. La recitazione è una disciplina profondamente pratica, concreta; quando crei un flusso d’attenzione reciproco, una relazione autentica, tra te e il pubblico e “fai ” qualcosa, cioè drammatizzi delle parole, quello che si percepisce in un teatro, o meglio in uno spazio scenico, è qualcosa di profondamente tangibile, anche se invisibile agli occhi.
“Il lavoro sull’attore ed il lavoro sul testo, svolto nei due giorni di seminario, si è incentrato sulle diverse forme di espressione, verbali e non verbali e sul potenziale comunicativo della loro interazione, partendo dalla necessità di esplorare le specificità dei codici linguistici e comunicativi: testo poetico, testo teatrale, rappresentazione teatrale.
A Vibo, ho avuto la fortuna di incontrare un gruppo meraviglioso, eterogeneo nell’età e nelle qualità, ho osservato lavorare insieme giovani alle prime esperienze insieme ad adulti già strutturati, tutti con la stessa fiducia e generosità, con lo stesso impegno e curiosità, con la voglia di imparare e non di dimostrare, col coraggio di accettare ed interpretare quella che mi ero proposto di eleggere come la parola chiave di questa esperienza …semplicità.” “Siamo convinti- afferma la responsabile del Centro Studi, la regista Giovanna Nicolò, “che la strada della formazione intrapresa, sia di fondamentale importanza per chi voglia migliorarsi nella pratica teatrale o semplicemente crescere culturalmente. Tra le finalità del Centro Studi Uilt, spazio privilegiato è riservato alla formazione, con attenzione particolare alle realtà che mostrano grande voglia di apprendere, di approfondire, di crescere. Il Centro Studi e la Uilt Calabria mirano a creare occasioni d’ incontro con ottimi professionisti disposti a condividere con chi vuole operare in settori della cultura, dello spettacolo e della comunicazione in genere, il proprio sapere e principalmente il proprio bagaglio di esperienza, fondamentale in palcoscenico come nella vita” . Il laboratorio è il secondo modulo del piano di formazione teatrale per la stagione 2009/2010: “La Fabbrica del Teatro”, condotto da attori e registi scelti tra gli esponenti di punta del nuovo teatro italiano e promosso dal Centro Studi Calabria nelle province calabresi. Visto il successo ottenuto dai laboratori di Locri e Vibo, il Centro Studi Uilt è già al lavoro per proporre il terzo modulo, che si incentrerà su dizione ed educazione della voce. L’ obbiettivo quello di proporre strumenti di conoscenza, di analisi e di riflessione su alcuni aspetti del linguaggio teatrale, dei suoi codici e delle sue diverse tecniche, per fare conoscere ai partecipanti gli strumenti necessari per una fruizione critica dell’ evento teatrale. “L’intento- afferma il presidente Uilt Calabria, Angelo Latella, – quello di offrire una serie di seminari, seguendo un percorso modulare, che consenta di acquisire elementi di pratica teatrale, partendo da basi teoriche. Al lavoro teorico dunque si abbinerà costantemente un lavoro pratico in cui il rapporto con il corpo e lo spazio diventerà centrale.”
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