Cosenza. Consiglio comunale surroga i neo assessori: subentrano Fuorivia, Fuoco, Scornajenghi e Cito

Cosenza. Il Consiglio comunale di Cosenza si è riunito, sotto la presidenza di Pietro Filippo, per procedere alla surroga dei consiglieri Marco Ambrogio, Francesca Lopez, Francesco Napoli e Cataldo Savastano entrati a far parte della Giunta comunale.

I subentranti sono rispettivamente Raffaele Francesco Fuorivia, nel 2006 candidato nelle fila dei Democratici di Sinistra; Giacomo Fuoco, candidato nella lista UDEUR; al posto di Francesco Napoli, che era stato eletto nella lista del Partito Democratico Meridionale, sarebbe subentrato Salvatore Gargiulo ma lo stesso ha formalizzato la sua rinuncia irrevocabile causa incompatibilità. Gargiulo ricopre, infatti, il ruolo di Presidente della Deputazione Amministrativa del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini Meridionali del cosentino ed il Comune di Cosenza rientra nel bacino consortile. Pertanto entra in Consiglio comunale il secondo dei non eletti che è Giuseppe Scornajenghi. Infine, subentra a Cataldo Savastano, Francesco Cito, candidato nella lista della Federazione Socialista Calabria.

Contestualmente all’insediamento i neo consiglieri Fuorivia e Scornajenghi hanno formalizzato la loro adesione al gruppo del Partito Democratico e – come esplicitato dal consigliere Giuseppe Mazzuca – sono subentrati nei posti di Commissione lasciati vacanti rispettivamente da Ambrogio e Napoli.

Come previsto dalla normativa, ha preso la parola il Sindaco Salvatore Perugini per dar conto al Consiglio comunale delle dimissioni e dell’atto di revoca di un assessore che hanno preceduto la composizione della nuova Giunta, nonché della composizione della stessa.

Dopo aver ringraziato e augurato buon lavoro ai neo consiglieri comunali, il Sindaco ha dunque ricordato le dimissioni – per motivi diversi – degli assessori Nucci, Dionesalvi e Vuono, ringraziandoli per “il cammino fatto insieme, il lavoro svolto nell’ente, il contributo dato per la realizzazione del programma amministrativo”.

Il Sindaco si sofferma poi  sulla revoca dell’Assessore Alessandra La Valle. “I motivi – dice – sono ampiamente dettagliati nella determinazione del sindaco 540 dell’8 febbraio 2010, e assolutamente noti, ma nel rispetto dell’obbligo di riferirne al Consiglio comunale dico che la nomina di un assessore è basata su un rapporto assolutamente di fiducia personale, in virtù del quale un assessore può essere nominato e revocato senza particolari motivazioni. La motivazione ritengo però di doverla dire chiarendo che nella stessa non c’è il benché minimo richiamo a giudizi amministrativi che abbiano connotato negativamente il rapporto tra Sindaco e Assessore. L’Assessore La Valle ha interrotto il circuito del rapporto fiduciario col Sindaco ed a questa interruzione è dato ampio spazio nel provvedimento perché sono richiamati più momenti, prettamente politici, partendo dal 7 gennaio 2010, data in cui, volendo adempiere al deliberato di quest’aula del 21 dicembre 2009, ovvero procedere a un nuovo assetto di governo, chiedevo a tutti gli Assessori in carica la disponibilità a rassegnare il mandato nelle mani del Sindaco. In modo che il Sindaco procedesse per ricomporre il nuovo quadro esecutivo. La richiesta venne accolta da tutti tranne che dalla La Valle che pubblicamente si riservò di dare una risposta in tempi brevi.

Questa riflessione il Sindaco ha avuto modo di conoscerla solo molto tempo dopo e non attraverso un colloquio diretto ma attraverso gli organi di stampa. Questi atti hanno fortemente pregiudicato il rapporto di fiducia tra Sindaco e Assessore tanto più quando da parte del Sindaco non ci sono atti di natura uguale. E così, con molto rammarico, ho proceduto alla revoca.

In data 12 marzo 2010 sono stati dunque adottati due provvedimenti: il primo che disponeva la revoca di tutti gli assessori in carico, e contestualmente quello con cui procedevo alla formazione della nuova Giunta e alla distribuzione delle deleghe”.

Nel dare lettura del provvedimento, Salvatore Perugini sottolinea l’ingresso di una nuova delega, assegnata a Cataldo Savastano, relativa alle politiche familiari che significativamente affiancano le politiche abitative. Mentre come atto che lui stesso definisce di “civetteria”, ricorda che Marco Ambrogio è l’assessore più giovane nella storia del Comune di Cosenza.

Il Primo Cittadino ribadisce poi la provenienza degli assessori dai banchi del Consiglio comunale quale scelta politica. “Ho sempre sostenuto – afferma – che gli eletti hanno diritto di partecipare direttamente al governo della cosa pubblica senza dover perdere lo stato di consiglieri come la normativa invece impone. Credo che bisognerà ridiscutere questa normativa perché il rapporto tra politica e cittadino elettore si basa sulla regola della rappresentanza”.

In chiusura Perugini rinnova l’invito al suo esecutivo a mantenere sempre vivo, anzi a rafforzare, il rapporto tra Sindaco, singoli Assessori e Consiglio comunale.

Andando oltre la comunicazione dovuta, il Sindaco richiama un avvenimento importante della giornata odierna. “Stamattina il Comune di Cosenza, insieme al Comune di Rende, ha sottoscritto con la Regione, due atti: l’Accordo di Programma Quadro che recepisce il lavoro che ha fatto il Consiglio comunale approvando il Piano strategico. Questo accordo consentirà al Comune di utilizzare i fondi comunitari attraverso la realizzazione di ciò che è possibile fare estrapolando dal Piano strategico. Il secondo atto, sottoscritto tra dirigenti, è la convenzione per i PISU, all’esito di una trattativa negoziata. Ben 35 milioni di euro arriveranno nell’area urbana, con una ripartizione in linea con quella del vecchio PSU, con una marcata azione di novità, i fondi realizzeranno grandi progetti strategici. Sono scelte non di discontinuità ma di avanzamento. Abbiamo puntato su due grandi progetti: Cosenza sulla realizzazione di un luogo che è un nuovo grande auditorium dove sviluppare politiche sociali, culturali, giovanili, grandi eventi, nella zona fra viale Mancini e via Popilia, dove attualmente sono i vecchi capannoni delle ex Ferrovie calabro lucane. Rende ha scelto la strada di un grande parco urbano che si svilupperà intorno al parco Robinson ma arriverà a toccare anche il nostro parco Nicholas Green. Un esempio, dunque, di come, non nelle parole ma nei fatti si stia ragionando di area urbana”.

In chiusura di seduta il Presidente Pietro Filippo dà lettura di alcune comunicazioni che riguardano ulteriormente la geografia consiliare: le dimissioni di Sergio Nucci e di Pietro Belmonte dal gruppo UDC con l’adesione di entrambi al gruppo misto, e Massimo Commodaro che subentra quale capogruppo dell’UDC; le dimissioni dal PD di Michelangelo Spataro e Antonio Belmonte che confluiscono entrambi nell’API (Alleanza per l’Italia) e con Francesco Dodaro costituiscono il relativo gruppo in Consiglio comunale.

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