Palermo. Evade dai domiciliari dove era ristretto per estorsione, arrestato dai Carabinieri

Palermo. La vicenda risale allo scorso 13 marzo, erano appena passate le 23.00 circa quando a Palermo i Carabinieri della Stazione di Palermo Pretoria, hanno tratto in arresto in flagranza di reato un uomo di 27enne nato a Casablanca (Marocco) residente a Genova, ma di fatto domiciliato a Palermo. La sua vittima era un commerciante marocchino 51enne, titolare da circa quattro anni di un esercizio commerciale di ristorazione e annesso internet point nei pressi di Piazza Giulio Cesare. Sin dall’apertura, quattro anni fa, il locale era frequentato da numerosi clienti sia italiani che stranieri, con una prevalenza tra questi ultimi di origine magrebina. Le cose iniziarono ad andare male verso la fine del mese di gennaio scorso, quando il marocchino si era presentato iniziando a infastidire sia i clienti sia gli impiegati, con continue e pressanti richieste, che andavano da una sigaretta a una birra o un panino. Il titolare aveva notato che le “visite” si erano fatte sempre più frequenti e le richieste assillanti, il giovane pretendeva con un atteggiamento e un fare aggressivo, di mangiare e bere senza pagare. Questa situazione aveva portato il titolare a invitare, in più occasioni, il connazionale con le dovute maniere ad andare via, però nella seconda decade del mese di febbraio, avveniva l’ennesimo litigio all’interno del locale tra il marocchino e un cliente, che non avendo voluto accondiscendere alle richieste del magrebino aveva intrapreso prima un’accesa discussione venendo poi alle mani. Dopo pochi giorni da quest’avvenimento, intorno alle 23.00, il commerciante mentre si trovava a casa sua, aveva ricevuto una telefonata, in cui il suo connazionale lo avvertiva di recarsi immediatamente presso il locale perché c’erano alcune persone che stavano danneggiando l’attività. Appena giunto sul posto, il commerciante era stato subito avvicinato dal marocchino, che gli diceva “mi devi dare solo dei soldi, 20.000 euro, se vuoi che io me ne vada”. La sera successiva si era presentato ribadendo: “io sono di nuovo qua, se non mi dai quello che ti ho detto, cioè i soldi, farò in modo di farti chiudere il locale”. Il marocchino dal mese di febbraio al momento dell’arresto, con cadenza quasi giornaliera si era presentato nel locale, sempre da solo, continuando ad infastidire i clienti, mangiando e bevendo senza pagare mai e ricordando al commerciante che lui aspettava una risposta per la richiesta di denaro che gli aveva fatto in precedenza.
Il commerciante, stanco di subire vessazioni di ogni genere, aveva notato che la presenza del giovane aveva portato anche ad un drastico calo della presenza di clienti e di incassi, tanto da rischiare la chiusura. Si era recato così presso la Stazione dei Carabinieri di Palermo Pretoria dove, dopo aver incontrato il Comandante, aveva trovato il coraggio di raccontargli quanto fosse accaduto sporgendo denuncia. I Carabinieri, avuta notizia dal commerciante che il marocchino si sarebbe recato intorno alle 22.00 per riscuotere una somma in contanti di 500 € (10 banconote da 50 €), si erano recati presso l’esercizio in abiti civili mischiandosi ai clienti, sia all’interno che all’esterno del locale. I Carabinieri non avevano perso di vista il marocchino per un istante, il giovane entrato nell’internet point si era diretto con fare risoluto verso il titolare e dopo averlo preso per il bavero urlando si era fatto consegnare il denaro infilandolo nella tasca sinistra del giubbotto. Appena uscito dal locale, era stato avvicinato dai Carabinieri che dopo essersi qualificati lo invitavano a consegnare quanto avesse nella tasca del giubbotto, il marocchino nell’estremo tentativo di darsi alla fuga non aveva esitato ad aggredire i Carabinieri, ne era sfociata una colluttazione al termine della quale il marocchino era finito in manette, nella tasca del giubbotto aveva i 500 € consegnatigli pochi attimi prima dal commerciante.
L’uomo, dopo la convalida dell’arresto era stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa di giudizio rinviato al 25 marzo. Ma così non era andata, l’uomo la stessa sera, aveva violato il provvedimento restrittivo, sorpreso fuori dalla propria abitazione da una pattuglia della Polizia di Stato. Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione Pretoria, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla 5ª Sezione Penale del Tribunale di Palermo, hanno tratto in arresto il marocchino, in aggravamento della precedente misura restrittiva, in relazione alla denuncia di “estorsione e resistenza a pubblico ufficiale”.  L’arrestato è stato associato presso la locale Casa Circondariale “Ucciardone, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha emesso il provvedimento restrittivo.

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