Nelle prime ore della mattinata di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Villa San Giovanni hanno portato a termine un’ operazione antidroga finalizzata all’esecuzione di 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti nei confronti di un gruppo di soggetti ritenuti responsabili di “detenzione e spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana. L’attività dei militari si è svolta tra Sinopoli e S. Eufemia D’Aspromonte ed ha riguardato anche le città di Messina, Paola (CS) e Nettuno (RM).
L’attività nasce dallo sviluppo di alcuni dati info-investigativi acquisiti nel corso di controlli sul territorio di soggetti d’interesse operativo nel comune di Sinopoli. Il gruppo di soggetti tenuto d’occhio dagli investigatori era organizzato in associazione ed aveva ad oggetto il traffico di sostanze stupefacenti. L’attività investigativa, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria (Dott. Federico Perrone Capano e Dott.ssa Adriana Fimiani) è stata condotta con le classiche tecniche d’investigazione di polizia giudiziaria e riscontrata anche con arresti in flagranza e sequestri di sostanze stupefacenti.
Il centro di “interessi” principale del sodalizio criminale individuato era nel Comune di Sinopoli, luogo di consumazione del reato associativo e luogo principale di approvvigionamento dei quantitativi più rilevanti dello stupefacente, che veniva poi distribuito tramite la “rete” in diverse piazze del territorio calabrese. È stato accertato che lo stupefacente veniva:
– lavorato e tagliato in Sinopoli, nell’abitazione di soggetti del luogo che avevano costituito un ramificato supermarket della droga con vere e proprie centrali dello spaccio;
– ceduto a spacciatori provenienti da tutta la Calabria, soprattutto dalle zone di Bagnara che si recavano in Sinopoli per acquistarlo e provvedevano successivamente a smerciarlo al dettaglio nelle zone di provenienza.
Nel corso delle indagini è stata altresì accertata la grande disponibilità di armi clandestine, da parte del sodalizio nonché il coinvolgimento di altri soggetti nel traffico e nella detenzione illegale delle predette armi. In particolare, elemento di riscontro al contenuto delle intercettazioni è stato rappresentato dai sequestri di sostanza stupefacente, armi e munizionamento eseguiti sulla base delle indicazioni captate.
Nel corso delle indagini è stata riscontrata anche la consumazione, da parte degli indagati, di altri reati quali: estorsioni, rapine e furti.
In particolare parte del sodalizio dopo aver pianificato ed organizzato una rapina ad una tabaccheria di Sant’Eufemia, per più volte tentavano la consumazione della stessa, desistendo in seguito alla presenza di pattuglie dell’arma opportunamente dislocate sul territorio. In un’altra occasione, alcuni degli indagati si sono presentati, su richiesta di un parente calabrese, in un locale “sala ricevimenti e da ballo” di Nettuno e lasciando chiaramente intendere la propria appartenenza alla criminalità organizzata calabrese. Tale gesto ha condizionato la trattativa di affitto e liberazione “coatta” di un appartamento tra i gestori del locale e il proprietario di origine calabrese. Sempre nella disponibilità degli indagati sono stati rinvenuti 6 fucili con matricola punzonata detenuti illegalmente e sequestrati in una baracca in località “Trasmarino” a Sant’Eufemia d’Aspromonte, di cui due provento di rapina a cacciatori commessa nella zona aspromontana.
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