Reggio Calabria. La sentenza della Corte dei Conti ha stabilito che l’acquisizione dell’area ex Italcitrus, effettuata dal Comune di Reggio Calabria, rappresenta un incauto acquisto e costituisce un danno erariale da risarcire. La struttura in questione, costituita da un complesso di edifici, era stata acquistata dal Comune con l’intento di trasformare l’immobile in centro di produzione della Rai. Secondo la Corte dei Conti, il prezzo di acquisto di due milioni e mezzo di euro era doppio rispetto ad una precedente valutazione fatta alcuni anni prima da un perito del giudice delle esecuzioni del Tribunale di Reggio Calabria in un altro procedimento. Pertanto la Corte dei Conti ha stabilito che il sindaco, Giuseppe Scopelliti, e il responsabile della procedura d’acquisto, Ing. Giuseppe Granata, dipendente comunale, dovranno risarcire in parti uguali il danno erariale provocato, per una somma di 700mila euro a testa.
Quanto accaduto è soltanto uno dei tanti esempi dell’enorme spreco di risorse pubbliche che ha caratterizzato la gestione Scopelliti della città. A fronte di questi sprechi si cerca di sanare i debiti accumulati svendendo persino il Grand’ Hotel Miramare, considerato da sempre una delle strutture più prestigiose della città, una irrinunciabile risorsa turistica. Il G.H. Miramare era stato “salvato” dall’ Amministrazione Falcomatà, che aveva risolto la precedente situazione debitoria, consentendo così la sua riapertura. Chiediamo che il G.H. Miramare non venga svenduto ma possa invece costituire una occasione di lavoro per i nostri giovani disoccupati, che si formano egregiamente presso gli Istituti Alberghieri della città e della provincia. Si può pensare a cooperative che, supportate adeguatamente, possano gestire la struttura. Questa è una delle tante ipotesi possibili. Sicuramente non è percorribile la strada della svendita che favorirà solo interessi privati a danno della collettività.
Giovanni Nucera
Consigliere Provinciale di Reggio Calabria