di Domenico Grillone
(Photo Asa)
Reggio Calabria. Pochi alla vigilia avevano manifestato dubbi sulla sua vittoria. E per Giuseppe Scopelliti, sindaco di Reggio Calabria e candidato a governatore della Regione, si è trattato di un vero proprio exploit, simile per alcuni versi alla sua affermazione nella città dello Stretto, quando riuscì a conseguire al secondo mandato nel 2007 quasi il 70 per cento dei consensi. Esce battuto Agazio Loiero e la sua coalizione, quella di centrosinistra, fino all’ultimo impantanata in quelle diatribe interne caratterizzate da aspre polemiche che, probabilmente, hanno influito notevolmente sul risultato finale. Più coerente e compatta la coalizione di centrodestra che ha fatto blocco unico fin dall’inizio della competizione politica, puntando sul giovane sindaco reggino con il placet dei maggiori esponenti nazionali del Pdl, che da sempre lo considerano una sorta di “enfant prodige” rispetto al suo modo di fare politica, imperniata solo ed esclusivamente sulla “politica del fare”, poco incline ai compromessi e teso a raggiungere quegli obiettivi che lo hanno paragonato all’amato ex sindaco di Reggio, Italo Falcomatà, per il quale alla fine degli anni ’90 tutte le forze politiche lo appoggiarono incondizionatamente, compreso il centrodestra che riconobbe all’amato professore una grande onestà intellettuale e l’artefice del vero cambiamento.
In serata, a mano a mano che i risultati registravano con sempre più forza la sua vittoria, il neo governatore della Calabria ha ringraziato i suoi elettori affacciandosi dal balcone della sede del coordinamento provinciale situata sul Corso Garibaldi della città dello Stretto. Adesso lo attende un compito veramente arduo e impegnativo, quello di rivoltare come un calzino una regione afflitta da mille problemi. Sarà una sfida improba, ma proprio per questo acquista un significato particolare se messa a confronto con tutta una serie di promesse disattese dal precedente governo regionale, che non è riuscito a dare una vera e propria svolta allo sviluppo del territorio calabrese, condizionato anche da diversi fattori che ne hanno frenato la crescita. Dal lavoro alla legalità, dalla sanità ai trasporti, Scopelliti dovrà adesso impegnarsi al massimo assieme alla sua squadra, in maniera incisiva, e dimostrare di sapere tirar fuori la Regione dalle secche del parassitismo, clientelismo ed in generale da un modo di fare politica che ha caratterizzato i governi di diverso colore politico che si sono succeduti nel tempo, e che negli ultimi anni hanno fatto toccare uno dei punti più bassi alla Calabria. Lo farà, secondo le sue dichiarazioni di questi ultimi giorni, guardando alla regione nel suo insieme, rispedendo al mittente l’accusa di essere “reggiocentrico”.
Di seguito una breve scheda che ripercorre la sua attività politica, fin dai suoi inizi.
Dopo la sua adesione al Fronte della Gioventù, organo giovanile del Movimento Sociale Italiano. nel 1988 viene eletto consigliere circoscrizionale nella lista del Movimento Sociale Italiano. Nel 1991 ricopre la carica di segretario provinciale del Fronte della Gioventù di Reggio Calabria e nel 1992 viene eletto consigliere comunale di Reggio Calabria nella lista del MSI. Nel 1993, a Rieti, viene nominato segretario nazionale del Fronte della Gioventù. Nel 1994 si candida alle elezioni per rinnovo del Parlamento Europeo nel collegio dell’Italia Meridionale risultando il secondo dei non eletti con 34.000 voti di preferenza. In seguito, inizia una esperienza regionale di due legislature: nel 1995 viene eletto consigliere regionale per le liste di Alleanza Nazionale e ricopre il ruolo di Presidente del Consiglio Regionale della Calabria; nel 2000, rieletto consigliere regionale, svolge l’incarico di assessore al Lavoro e alla Formazione professionale nella Giunta Chiaravalloti. Nel 2001 diviene presidente dell’associazione Tecnostruttura delle Regioni per il Fondo Sociale Europeo. Nel 2002, sostenuto da una coalizione di centrodestra, viene eletto sindaco della città di Reggio Calabria con il 53,8% dei voti, superando il candidato del centrosinistra Demetrio Naccari Carlizzi. Nel 2003 viene nominato Commissario Delegato per il problema della salinità dell’acqua. Nel 2007 viene riconfermato sindaco per un secondo mandato con il 70% dei consensi.
Dal 2008 è coordinatore regionale del Popolo della Libertà, che successivamente lancia il suo nome come candidato alla presidenza della Regione per le elezioni del marzo 2010, ufficializzata il 16 dicembre 2009 dalla direzione centrale del PDL, smentendo l’ipotesi che avrebbe visto come candidato, per volontà di Silvio Berlusconi, il medico ortopedico Bernardo Misaggi.
Nel mese di gennaio 2010, il quotidiano finanziario Il Sole 24 Ore ha pubblicato i risultati di un sondaggio sull’indice di gradimento degli elettori nei confronti dei sindaci dei capoluoghi di provincia italiani, riferito all’anno 2008. In questa classifica Scopelliti è al primo posto, con un consenso stimato al 75%, assieme al sindaco di Verona Flavio Tosi e al sindaco di Torino Sergio Chiamparino.