Se cambiamento dovrà essere in Calabria, sarà bene che inizi proprio dalle piccole cose. Che poi forse tanto piccole non sono. Mentre scriviamo infatti, ad urne abbondantemente chiuse e a risultati chiaramente acquisiti, la Regione Calabria ha trovato il tempo per incasellare l’ultimo dei suoi record negativi segnalandosi nel panaorama nazionale come unica fra le tredici regioni in cui si sono svolte le elezioni regionali, a non aver fornito i dati definitivi delle proprie consultazioni. Al momento lo spoglio è tristemente fermo a stamattina con 2393 sezioni su 2405 scrutinate. Solo una magra consolazione quindi, per elettorato e commentatori, il fatto di aver potuto sapere da subito l’esito della competizione (data l’ampia ed incolmabile distanza fra i due contendenti), visto che sul piano strettamente organizzativo, come al solito, si tornerà a parlare dell’ennesimo “caso Calabria”.
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Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
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