Reggio Calabria. Venerdì 2 aprile alle ore 17.00, presso la sala della biblioteca della Provincia di Reggio Calabria, sarà presentato il romanzo di Paola Laganà “Non si cantano più messe”, edito dalla Città del Sole Edizioni.
L’incontro è organizzato in collaborazione con il Rhegium Julii e sarà coordinato dalla giornalista Maria Zema. Insieme all’autrice interverranno Mario Musolino, membro del circolo culturale reggino, e la docente Anna Cama che relazionerà sul romanzo, opera prima di Paola Laganà, nata a Reggio ma residente da anni a Milano.
La profonda appartenenza dell’autrice alla propria terra segna i contenuti del libro, fin dalla scelta del titolo. L’espressione “non si cantano più messe” appartiene a una tradizione e a un linguaggio antico ed assume diversi significati a secondo delle situazioni cui si riferisce. Nel testo assume una doppia valenza. Matteo, il protagonista, è un giovane del sud di bell’aspetto e belle speranze che vorrebbe fare il cantante di professione, stufo di esibirsi solo nelle feste di paese o nelle messe di funerali o matrimoni.
La Svizzera sembra la risposta ai suoi sogni e, accompagnato da una lettera di presentazione scritta dal sindaco in persona, emigra. Sprovveduto e ingenuo, si ritrova subito coinvolto in un mondo nuovo, luccicante, pieno di promesse, ma estremamente pericoloso. Un ambiente dal quale non ci si tira fuori facilmente se non a costo di rimetterci la vita.
La coraggiosa scelta di Matteo lo fa diventare una persona indegna di fiducia, un traditore, una persona di nessun valore, per la quale non si deve perdere tempo, né, appunto, cantare più messe.
Un romanzo intenso e toccante, ma intriso anche di leggero umorismo e di rapidi tocchi di colore che nulla tolgono alla descrizione di una terra, la Calabria, dove atteggiamenti di antica rassegnazione si saldano alla morsa di un potere mafioso che sembra tenere in pugno la vita di tanti.
Non si cantano più messe è l’esordio di un’autrice in grado di raccontare anche con il sapiente utilizzo del linguaggio dialettale la propria regione alla quale è irrimediabilmente legata.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more