Palermo. La sezione “misure di prevenzione” presso il Tribunale di Palermo, sulla scorta delle risultanze investigative prodotte dal Reparto Operativo del Comando Provinciale di Palermo, ha emesso provvedimento di “confisca” dei beni del valore complessivo di circa 500 mila euro, giudicati tra le disponibilità economico-imprenditoriali di Damiano Rizzo, 45enne nato a Villabate, appartenente alla famiglia mafiosa di “Villabate”, tratto in arresto nell’ambito dell’operazione “Grande Mandamento”. Rizzo, con sentenza del GUP di Palermo del 15.11.2006 è stato condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione per il reato di associazione mafiosa, per i fatti commessi a Palermo sino al settembre 2005. I beni confiscati sono: quota pari al 20 % della “expo Mandalà Nicola & c. s.n.c.” di Villabate; autovettura e motociclo. A carico del Rizzo, inoltre, il Tribunale ha disposto l’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di 3 anni e 6 mesi.
Stessa sorte per Francesco Caponetto, palermitano 40enne, appartenente alla famiglia mafiosa di Misilmeri, uomo d’onore della famiglia di Villabate e trafficante di cocaina. Condannato nel 2001 dalla Corte d’Appello per due rapine e sequestro di persona, commesse una nell’agosto 1997 ed una nel dicembre 1997, e per una ricettazione commessa nel gennaio 1998. Inoltre nel dicembre 2005 è stato tratto in arresto dai Carabinieri del Reparto Operativo di Palermo per estorsione in flagranza e nel novembre 2007 è stato condannato dal GIP di Palermo a 9 anni di reclusione per associazione mafiosa ed estorsione. Anche in questo caso la sezione “misure di prevenzione” presso Tribunale di Palermo, sulla base dell’attività investigativa svolta dal Reparto Operativo del Comando Provinciale di Palermo, ha emesso provvedimento di “confisca” di una villa a due elevazioni fuori terra sita nel comune di Misilmeri (PA) del valore complessivo di circa 500 mila euro, giudicata tra le disponibilità economico-imprenditoriali riconducibili al Caponetto. A carico dell’uomo è stata disposta l’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di 2 anni.