Catanzaro. I periti dell’Istituto di Medicina legale dell’Università di Catanzaro, che hanno effettuato le analisi del Dna ottenuto dallo scheletro rinvenuto il 29 novembre scorso all’interno di una struttura fatiscente di San Floro, sono giunti alla conclusione che il cadavere appartiene a Luigi Grande. Del ventenne si erano perse le tracce il 20 agosto e già le prime ipotesi, poi confermate dal confronto dei suoi dati genetici con quelli di un parente, lasciavano intuire che il corpo ritrovato potesse effettivamente essere il suo. Tesi suffragata dalla circostanza che, nei pressi del luogo della scoperta, erano stati individuati effetti personali che la sorella aveva affermato essere del giovane scomparso. E’ molto probabile, a questo punto, che domani si svolgano i funerali di Grande che è uno dei due ragazzi del quartiere Fortuna che svanirono nel nulla nel giro di pochi giorni nella scorsa estate. L’altro, Giuseppe Fraietta, si teme che possa essere stato assassinato ed il suo cadavere si ritiene sia quello rinvenuto il 5 febbraio presso il torrente Fiumarella, in una zona alla periferia sud del capoluogo e sul quale si stanno effettuando le analisi del Dna che daranno una svolta all’inchiesta condotta dai carabinieri.
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