Roccaforte del Greco. Fa tappa a Roccaforte del Greco con il sentiero “sulle tracce dei pastori – sentiero Pista di Cavallo” la carovana di Gente in Aspromonte. Il percorso escursionistico in programma per domenica – spiega Totò Pellegrino di Gente in Aspromonte – condurrà l’escursionista in un angolo molto particolare dell’Aspromonte. Il tragitto, per escursionisti esperti, che si snoda da quota 650 a 1180 metri sul livello del mare, darà la possibilità di comprendere alcune realtà della nostra montagna: l’estrema fragilità del territorio evidenziata dalla frana Colella, uno fra i più imponenti movimenti franosi d’Europa, la tortuosità e l’impetuosità dei torrenti espressa dall’Amendolea, l’abbandono in cui versa il territorio aspromontano evidenziato dalle rovine dei modesti abitati che non molto tempo fa offrivano riparo e sostentamento alle genti che popolavano quelle contrade. Il raduno è fissato per le nove e trenta all’ingresso di Roccaforte del Greco. Abbiamo programmato questa uscita – continua Pellegrino – per permettere a molti appassionati di toccare con mano, alcune delle poche verità su questa montagna. Una volta parcheggiate le auto sulla sponda del torrente Colella, giunti ai piedi della salita a quota 650 si imbocca il sentiero che, almeno nella parte iniziale, descrive alcuni tornanti. L’ambiente è caratterizzato dalla presenza dell’ulivo. L’osservatore attento non potrà non cogliere la pregevole sistemazione a terrazzo che interessa tutto il versante fino alle rovine di una frazione da alcuni decenni abbandonata. Man mano che si sale di quota aumenta la panoramicità. La frana Colella mostrerà all’osservatore tutta la sua drammatica vastità. Il corso d’acqua che da quel luogo trae origine forma delle cascate adesso perfettamente visibili. Una giornata all’insegna della natura ma anche e soprattutto della meditazione, quella offerta da questo scorcio di Aspormonte che nelle pieghe delle sue montagne rivela la sofferenza di questi popoli, un’occasione per riflettere – conclude Pellegrino – sui tanti interrogativi sollevati dalla natura, uno scopo che Gente in Aspromonte persegue attraverso un’attività che non può e non vuole prescindere dallo stretto connubio tra uomo e natura”.
Gianfranco Marino