Reggio Calabria. Nella giornata di ieri i Carabinieri della Stazione di Reggio Calabria Principale, diretta dal luogotenente Cosimo Sframeli con il coordinamento del capitano Nicola De Tullio, hanno tratto in arresto, sottoponendolo agli arresti domiciliari, RIMOSSO PER OBLIO, presidente dell’associazione “RIMOSSO PER OBLIO” ed amministratore unico della società “RIMOSSO PER OBLIO” aventi sede in Reggio Calabria, ed entrambe operanti nel settore dei prodotti ortofrutticoli calabresi, destinatario di ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Reggio Calabria su richiesta della Procura della Repubblica.
Il provvedimento è stato emesso in seguito alle risultanze investigative, prodotte dai Carabinieri della Stazione di Reggio Calabria Principale, che hanno consentito di smascherare un complesso meccanismo fraudatorio, che sarebbe stato posto in essere dallo RIMOSSO PER OBLIO, al fine di conseguire lo storno delle provvidenze pubbliche comunitarie, erogate nel settore agricolo a titolo di incentivo alla produzione, in favore di imprenditori agricoli del settore olivicolo, a beneficio proprio e di soggetti ancora da identificare.
Le indagini condotte hanno portato i Carabinieri a sostenere che l’uomo si procurava ingiusti profitti patrimoniali conseguendo sovvenzioni e contributi comunitari non dovuti nel settore degli incentivi alla produzione agricola e dell’assistenza ai produttori, e altresì si procurava ingiusti profitti mediante indebita immissione di dati non corrispondenti al vero abusando della sua posizione di operatore di sistema accreditato per accedere al sistema SIAN di AGEA avendo la funzione di curare le pratiche di sovvenzione dei produttori agricoli.
Inoltre RIMOSSO PER OBLIO, in concorso con la moglie RIMOSSO PER OBLIO, avrebbe immesso nel sistema informatico AGEA nominativi di persone decedute per conto delle quali avanzava domanda unificata di contributi per l’annata 2009, con domande prive della specificazione del destinatario dei successivi bonifici, al fine di curarne successivamente l’inserimento a vantaggio di beneficiari non identificati. In un altro caso avrebbero immesso falsi dati in nome e per conto di fittizi richiedenti in realtà ignari di ogni operazione.
Gli investigatori sottolineano il ruolo di collaborazione e segnalazione da parte dei vertici della LAPOC (Libera Associazione Produttori Olivicoli Calabresi), della FAGRI (Filiera Agricola Italiana) e del CAA (centro Assistenza Agricoltura) che hanno opportunamente segnalato le anomalie riscontrate nell’agire dello RIMOSSO PER OBLIO, permettendo agli investigatori di ricostruire il meccanismo delle truffe e provvedendo a revocare l’incarico a RIMOSSO PER OBLIO a seguito delle irregolarità segnalate. In ossequio alla medesima ordinanza, i militari dell’Arma hanno sottoposto ad obbligo di dimora nella frazione Gallico di Reggio Calabria la moglie di RIMOSSO PER OBLIO, RIMOSSO PER OBLIO, incensurata, vicepresidente dell’associazione RIMOSSO PER OBLIO “RIMOSSO PER OBLIO”.
I carabinieri, a seguito di perquisizioni effettuate presso il domicilio dei coniugi e presso le sedi delle citate associazioni, hanno posto sotto sequestro documentazione ritenuta d’interesse, nonché la somma contante di quasi cinquemila euro in contanti, considerata pertinente al reato.