“I risultati elettorali favorevoli alla destra – afferma in una nota il parlamentare e presidente di ProCalabria, Aurelio Misiti – alcuni dei quali eclatanti, come a Mantova, hanno aperto un dibattito a tutti i livelli nelle organizzazioni politiche che si collocano in quel contenitore che ancora viene chiamato centrosinistra. Gli elettori hanno percepito le divisioni e le rotture, il fuoco amico e la mancanza di unità interna. Ma su ogni altra cosa avvertono la più evidente tra le carenze, su cui non ci si vuole fermare: la mancanza di un reale progetto politico, che distingua nettamente gli obiettivi progressisti da quelli conservativi delle destre italiane.
Si è favorito così il fenomeno dell’astensionismo e in qualche caso il rifugio in gruppi protestatari (Grillo) e financo nel leghismo più becero. Se tutto questo è vero, leggendo i risultati complessivi delle elezioni, il tema non è il partito regionale o centrale ma quello di formulare un progetto che contenga una credibile proposta politica alternativa, funzionale a un sistema democratico del potere e in opposizione al sistema di potere antidemocratico che è il valore fondante dei gruppi maggioritari del centrodestra.
Dopo la proposta politica, l’organizzazione regionale va bene, ma va altrettanto bene quella tradizionale. Se si continua nelle attuali diatribe tra questioni organizzative e personalismi vari, le sconfitte ci saranno almeno fino a quando i cittadini non toccheranno con mano che dal centrodestra non saranno risolti i lori problemi ma quelli di alcuni gruppi privilegiati. Ma dovranno passare almeno tre anni”.