Cerda (Palermo). All’alba di oggi i Carabinieri coordinati dal Comando Gruppo di Monreale, in esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Termini Imerese, hanno arrestato: OMISSIS, 51enne residente a Bagheria, senza un lavoro ufficiale e già noto per truffa; suo figlio OMISSIS, 27enne residente a Palermo, incensurato e nullafacente; OMISSIS, 51enne nullafacente, residente a Palermo e anche lui già noto all’Arma per assegni a vuoto. Ai tre sono stati contestati i reati di tentata estorsione aggravata in concorso e lesioni personali.
I fatti, secondo quanto emerge da una nota dell’Arma, risalgono al mese di febbraio scorso quando due uomini soci in affari, si sono aggiudicati grazie ad un’asta giudiziaria un appartamento, situato a Palermo, che era di proprietà dei OMISSIS, debitori esecutati. Dopo la vendita, gli ex-proprietari non si sono arresi ed avrebbero iniziato a perseguitare le vittime sia mediante telefonate minatorie sia presentandosi più volte, presso la loro abitazione, con lo scopo di costringerli a rivendere loro l’appartamento o a rinunciare all’aggiudicazione dell’asta.
I Carabinieri, ricevuta la denuncia da parte delle vittime, hanno dato inizio alle indagini, compiute anche mediante attività d’intercettazione e pedinamento. La situazione è degenerata il 25 marzo scorso, quando i due uomini, in compagnia del terzo complice, avrebbero più volte minacciato telefonicamente i nuovi proprietari di morte, nel tentativo di costringerli a recarsi a Palermo per la stipula di un contratto preliminare di vendita. Di fronte alla resistenza dei due, i OMISSIS e OMISSIS si sarebbero presentati improvvisamente presso lo studio di una delle vittime, dove sarebbero passati da gravi minacce verbali alle vie di fatto, rendendosi responsabili anche di lesioni.
A questo punto, sul posto, sono intervenuti i Carabinieri. Tuttavia nonostante l’intimazione di fermarsi dei militari i tre sono riusciti a darsi alla fuga con un’autovettura, forzando l’alt e investendo anche il Comandante della Stazione, rimasto ferito e riportando la frattura del polso. Grazie alle risultanze investigative dei Carabinieri di Cerda e per via anche della pericolosità evidenziata dai tre soggetti, di cui due già noti per truffa e emissione di assegni a vuoto, il Gip del Tribunale termitano ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere, cui è stata data esecuzione nella mattinata odierna. I tre si trovano ora ristretti nella Casa Circondariale “Cavallacci” di Termini Imerese, in attesa dei colloqui di garanzia da parte del Gip che ha emesso il provvedimento restrittivo.
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