Taurianova. Operazione Fritto Misto: in manette banda delle rapine ai supermercati

Taurianova. Nelle prime ore della mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Taurianova, diretta dal capitano Raffaele Rivola, col coordinamento del Comando Provinciale di Reggio Calabria diretto dal colonnello Pasquale Angelosanto, hanno dato esecuzione a 4 misure cautelari nei confronti di altrettante persone indagate, a vario titolo, di tentata rapina, porto abusivo di arma clandestina in luogo pubblico ed altri reati, tra cui furti di auto propedeutici ad altre rapine commesse nella Piana di Gioia Tauro nella scorsa estate, per le quali le indagini sono tuttora in corso.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi, hanno coperto un arco temporale di circa tre mesi ed hanno permesso ai Carabinieri, sia di attribuire specifiche responsabilità ai destinatari dell’odierno provvedimento, sia di intervenire, il 21 novembre 2009, poco prima che venisse messa a segno una rapina a mano armata in danno di una sala giochi di Gioia Tauro. In quella circostanza, 5 componenti del medesimo gruppo – ELENCO RIMOSSO PER OBLIO – vennero arrestati con le accuse di tentata rapina e porto in luogo pubblico di una pistola, risultata clandestina per il numero della matricola abraso e modificata con l’applicazione di un silenziatore.
Le prove sono state raccolte grazie ad una serie di complessi accertamenti che hanno riguardato intercettazioni ambientali e telefoniche, pedinamenti, servizi di osservazione a distanza e vari riscontri, necessari per definire il quadro probatorio che ha posto un freno al preoccupante fenomeno delle rapine che in qui mesi aveva riguardato quella zona.

1. Genesi dell’indagine
L’attività investigativa,convenzionalmente denominata “Fritto Misto”, scaturisce dall’analisi di una serie di rapine ai supermercati, ben sette, che da luglio del 2009 hanno colpito, con frequenza quasi settimanale, molti supermercati della Piana. Le modalità praticamente identiche, con operazioni illecite ripetute quasi come fossero un rituale, hanno permesso di concentrare l’attenzione investigativa nei confronti di un gruppo di giovani Rosarnesi. L’attività che ne è scaturita ha consentito di seguire passo passo i rapinatori nelle loro attività criminali, documentandone gli spostamenti e gli sforzi per la pianificazione di una vasta gamma di reati che vanno dalla detenzione e porto di armi di vario tipo, al furto di autovetture.
Le indagini hanno infatti preso le mosse dal furto di una  Fiat Uno, avvenuto a Gioia Tauro, poi utilizzata per compiere la rapina al supermercato Sisa di Polistena il giorno successivo. Le indagini degli inquirenti, che già nei primi giorni avevano evidenziato tutta la pericolosità del gruppo e le responsabilità dei singoli, sono state interrotte il 21 novembre 2009, per la necessità di sventare una rapina a mano armata ad una sala giochi di Gioia Tauro, che il gruppo aveva attentamente pianificato, curando ogni dettaglio e determinandosi a portare avanti il progetto criminoso ad ogni costo, anche con l’effettivo uso della pistola con silenziatore, già predisposta, contro chiunque avesse tentato di reagire. Tale determinazione dei rapinatori, che nei loro dialoghi parlavano apertamente della possibilità di sparare, ha indotto i Carabinieri di Taurianova ad intervenire. Ne è derivato uno spettacolare arresto in flagranza, a pochi metri dall’ingresso della sala giochi.

2. Sviluppo delle indagini
Dopo aver individuato i responsabili del furto della Fiat Uno a Gioia Tauro, sono state avviate una serie di attività tecniche che hanno permesso di appurare ogni movimento dei soggetti individuati. Durante il controllo, riscontrato costantemente da servizi di pedinamento, gli odierni indagati hanno effettuato un altro furto di autovettura, sempre una Fiat Uno, avvenuto a Borgia (CZ), autovettura che doveva essere utilizzata per compiere altre rapine. In quella circostanza però i malviventi sono stati costretti ad abbandonare il mezzo per un’avaria tecnica. Nelle fasi successive sono stati registrati tutti i propositi criminali dei sette indagati, che avevano individuato numerosi obiettivi da colpire, sino a giungere all’esecuzione della rapina a Gioia Tauro, nei confronti della sala giochi denominata “Accademia Texas Hold’em”. In quella circostanza uno degli indagati, RIMOSSO PER OBLIO, residente a Gioia, aveva indicato l’obiettivo ed effettuato, per conto degli altri, tutte le operazioni di studio, sopralluogo e pianificazione della rapina, dettando tempi e modalità d’azione. All’epoca dei fatti non venne arrestato con i suoi complici che materialmente stavano passando all’azione, poiché si era mantenuto a distanza, ma le indagini tecniche hanno permesso di attribuirgli tutte le responsabilità penali del concorso nella tentata rapina e nel porto in luogo pubblico dell’arma clandestina.

3. L’approfondimento investigativo
Sulla scorta dei risultati delle intercettazioni, sia telefoniche che ambientali, è iniziata una delicata fase di ricostruzione di una serie di rapine, prevalentemente a supermercati, che si sono verificate nella Piana a partire dalla scorsa estate. Il lavoro degli investigatori è stato particolarmente complesso, atteso che molte delle scorrerie attribuite al gruppo si erano verificate in data antecedente all’inizio delle indagini c.d. tecniche. Le indagini consistenti anche in sofisticati accertamenti tecnici a cura del RIS Carabinieri di Messina sono tuttora in corso.

4. I riscontri in fase d’indagine
A riscontro dell’attività tecnica d’indagine sono stati conseguiti i seguenti risultati:

5. I destinatari delle odierne misure cautelari

Custodia cautelare in carcere per:

Obbligo di dimora per:  RIMOSSO PER OBLIO.

6. I risultati delle perquisizioni di oggi
Le attività di perquisizione svolte oggi hanno fornito fondamentali riscontri alle ipotesi investigative formulate dai Carabinieri e dalla Procura di Palmi, soprattutto per quanto riguarda la commissione di numerose rapine in danno di esercizi commerciali. I Carabinieri, infatti, nel procedere all’arresto di Natale Mardecheo, hanno effettuato una perquisizione locale nel corso della quale, all’interno di una autovettura in stata di abbandono vicino al garage del giovane, sono state trovate oltre 200 munizioni per pistola di vario calibro (7.65, 9×21, 9 Luger), oltre a due passamontagna, sui quali verranno svolti accertamenti anche di tipo scientifico.
I militari hanno anche proceduto a diverse altre perquisizioni, tra cui una presso l’abitazione di RIMOSSO PER OBLIO. Durante l’attività, RIMOSSO PER OBLIO e RIMOSSO PER OBLIO, rispettivamente padre e fratello di RIMOSSO PER OBLIO, sono stati sorpresi dai Carabinieri in possesso di un fucile calibro 20 con matricola punzonata e sono stati pertanto arrestati in flagranza. Oltre al fucile sono state trovate anche 46 munizioni cal. 20 e 73 munizioni cal. 28. Tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro.

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