Palmi. Grande successo per i Marvanza Reggae Sound, che dopo aver convinto la giuria della finale regionale di Primomaggiotuttolanno a Palmi ha sbaragliato i concorrenti mettendo in tasca il biglietto per le due serate finali di Roma, dove si contenderà il palco con altri undici gruppi al Rising Love. Un risultato arrivato dopo la valutazione, da parte della giuria preposta, di tutto il materiale dei 41 vincitori regionali, a loro volta selezionati tra ben 743 gruppi: una risposta importante, dunque, per i Marvanza da parte del mondo della musica, che ha riconosciuto al gruppo di Monasterace un ruolo importante tra gli artisti emergenti del panorama nazionale. A Roma i Marvanza arriveranno con la loro valigia piena delle note graffianti, divertente e profonde con le quali hanno scaldato il pubblico di tutt’Italia, con i loro spettacoli capaci di creare un’atmosfera coloratissima, divertente ma anche profonda, con i loro pezzi, ormai gettonatissimi, mescolando la quotidianità e l’ironia agli appelli sociali e manifestando la loro voglia di trascinare l’Italia fuori dal limbo nel quale si è impantanata, attraverso i proclami sociali e gli inni all’amore tipici delle loro note, colorando la loro Calabria con i suoni caldi di un nuovo modo di fare reggae. Il loro modo ironico di coinvolgere tutti i presenti, con uno spettacolo tutt’altro che prevedibile e carico di un’energia che non lascia mai indifferenti, sarà dunque di nuovo protagonista nella capitale, meta che ultimamente i Marvanza stanno raggiungendo spesso, segno del fatto che il loro valore artistico è ormai riconosciuto da tutti gli addetti ai lavori, oltre che dal pubblico, che si dimostra sempre più caloroso confermando il gruppo monasteracese come il più amato dal pubblico della Calabria, emergendo in un contesto musicale dove la musica tradizionale ha sempre avuto la meglio. La loro presenza sul palco di piazza San Giovanni darebbe loro l’occasione di portare ancora una volta in giro per l’Italia il loro grido sociale che si sforza di rompere con la musica il silenzio assordante che condanna la nostra terra alla rovina, decidendo di dire no alla violenza e al degrado sociale. Nei loro testi si alternano le grida di protesta di un’intera terra e l’attenzione verso tematiche sociali di indubbia importanza: il fil rouge che lega le loro canzoni è la voglia di cambiare il mondo, un mondo in cui le ingiustizie sociali e la repressione sembrano negare il rispetto per la persona in quanto tale. Nonostante questi temi duri, il loro punto di forza sta nel mixare nelle loro canzoni ironia e riflessione, unendo l’italiano e il dialetto di Monasterace al reggae muffin e alla dance hall. È un pretesto per parlare dei problemi che affliggono un mondo governato “dalle sporche mani nere”, come loro stessi descrivono nelle loro canzoni le dinamiche di potere, da uno stato che non si interessa alle nostre terre e al nostro sviluppo economico. A loro, dunque, il compito di portare un pezzo della nostra terra sul palco più bello d’Europa, “mettendoci il reggae” e tutto il cuore della Calabria.
Ufficio Stampa Marvanza Reggae Sound
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