Messina. Campi elettromagnetici: dal monitoraggio risultano dati inferiori al limite

Messina. Anche per lo scorso mese di marzo i diagrammi dei dati misurati dal servizio comunale, relativi all’esposizione delle radiazioni non ionizzanti ed in particolare ai campi elettromagnetici ad alta frequenza, confermano che i valori sono inferiori all’obiettivo di qualità fissato dalle normative vigenti con il limite di 6 V/m (Volt/metro), per luoghi dove si permane più di 4 ore, così come prescritto dalla normativa vigente. Il rilevamento, attuato attraverso la rete indoor e outdoor di monitoraggio del campo elettromagnetico, permette di valutare l’impatto ambientale generato da un settore tecnologico, quale quello degli impianti di telecomunicazione, in rapida e continua evoluzione. Alla rete esistente, costituita da sei stazioni di rilevamento in esercizio dal 2001 (rete indoor) ubicate all’interno di altrettante scuole comunali: Mazzini (media ed elementare), F.Crispi, Montepiselli, G.Martino di Tremestieri, B. Eustochia, dal giugno del 2008, si sono aggiunte tre centraline outdoor, di misura in banda larga, tutte alimentate con pannelli solari, collocate all’esterno e nei punti più alti della Casa di cura S. Camillo, in viale Principe Umberto; all’Istituto Don Orione, in viale S. Martino ed a Palazzo Piacentini, in via T. Cannizzaro. I dati rilevati in continuo da tali stazioni di misura vengono trasmessi via GSM all’unità di controllo del Servizio di Monitoraggio Ambientale del Comune di Messina. Il sistema è formato da una unità centrale di controllo e gestione, cui sono collegate le stazioni di rilevamento e memorizzazione di dati relativi all’esposizione delle radiazioni non ionizzanti ed in particolare ai campi elettromagnetici ad alta frequenza. Le sei centraline di misura, di tipo indoor, installate nelle scuole elementari Mazzini, F. Crispi, Beata Eustochia, Montepiselli e G. Martino di Tremestieri e nella media Mazzini, sono equipaggiate con sonde calibrate presso i Laboratori italiani accreditati SIT (Sistema Italiano di Taratura) ed internazionali firmatari EA (European Accreditation) e rilevano, 24 ore su 24, i livelli del campo elettromagnetico nell’intervallo di frequenze 100 kHz – 3 GHz (radio frequenze) trasmettendoli, ad un’ora programmata, all’unità centrale di controllo installata presso il Servizio di Monitoraggio Ambientale del Comune. La rete di monitoraggio è quella prevista dal progetto Maxwell, parte integrante del protocollo d´intesa, siglato il 3 luglio del 2000 tra il Comune ed alcune aziende di telecomunicazione (Blu, Omnitel, Wind). Il Protocollo d’intesa definisce, tra l’altro, la prassi per il rilascio delle autorizzazioni alle installazioni delle stazioni radio base, con particolare attenzione ai vincoli urbanistici ed ambientali. Il Comune di Messina è stato il primo Ente pubblico ad aver intrapreso, in ambito cittadino, l’attività di monitoraggio in un settore così nuovo e complesso, verso il quale è crescente l’attenzione e la sensibilità dell’opinione pubblica, con l’obiettivo di controllare l’evoluzione nel tempo del campo elettromagnetico, turbato dal repentino ed inarrestabile progresso tecnologico.

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