Il Bagaladi è in serie D. E’ questo il verdetto dell’ultima giornata del campionato di Eccellenza edizione 2009/2010. Tutto come da copione dunque oggi pomeriggio a Bagaladi, o quasi. Niente partita, niente cori da stadio e niente festa finale, rimandata a domenica prossima in occasione della Supercoppa di Lega che vedrà proprio il Bagaladi impegnato contro Real Sersale e Guardavalle vincitrici dei due gironi di promozione. Ma cerchiamo di rivivere il film di una giornata che doveva essere storica per Bagaladi e per un intero comprensorio, vissuta invece in chiaroscuro a causa di una serie di sfortunate coincidenze che hanno contribuito a strozzare in gola un urlo liberatorio trattenuto per una lunga stagione. Le cattive notizie arrivano già da questo mattino quando in paese giunge come un fulmine a ciel sereno la notizia della prematura scomparsa di Angelo Ciancia, comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato, tra i fondatori della società rossoverde, un lutto che porta i massimi dirigenti del Bagaladi alla decisione tanto sofferta quanto dovuta di sospendere preventivamente tutti i festeggiamenti programmati per il post partita col Praia. La seconda notizia, inattesa, che giunge nei minuti precedenti l’incontro è quella della mancata presentazione della squadra ospite, matematicamente retrocessa già da tempo che si congeda nel peggiore dei modi da un torneo nato male e finito come peggio non poteva. Niente festa sugli spalti, niente festa nel post partita e tutto rinviato alla prossima settimana, quasi uno scherzo del destino per un centro ed un comprensorio che attendevano da tempo l’appuntamento con la storia. Dettagli a parte, rimane l’impresa sportiva della compagine del presidente Giovanni Maesano e guidata da Mister Pippo La Face, in grado di raggiungere un obiettivo quanto mai prestigioso per un centro che dal prossimo anno si affaccerà su un palcoscenico calcistico di grandissimo prestigio come il Campionato Nazionale Dilettanti. Tra le avversarie del prossimo anno per la piccola Bagaladi, circa novecento anime nel cuore dell’Area grecanica, ci saranno Messina, Trapani, Avellino, Potenza, solo per citarne alcune. Gli imprevisti dell’ultima ora non offuscano dunque un sogno divenuto realtà grazie all’impegno ed alla serietà di una società che ha saputo lavorare con oculatezza e competenza aggiungendo al palmares rossoverde una Coppa Italia Dilettanti e una promozione in serie D che ha del miracoloso.
Gianfranco Marino