Messina. Arrestato dai Carabinieri per estorsione ai danni di un bar

Messina. Nel pomeriggio di ieri, 26 aprile 2010, i Carabinieri della Stazione di Tremestieri hanno tratto in arresto un 45enne messinese in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Messina, Nastasi su richiesta dei Pm presso la locale Procura della Repubblica Ammendola e Cavallo.
A finire in manette, G.C. 46enne nato a Messina, in attesa di prima occupazione, già noto e già sorvegliato speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel capoluogo peloritano, in quanto ritenuto responsabile di estorsione continuata in danno del titolare di un esercizio commerciale della zona sud di Messina.
Secondo quanto emerso dalle indagini dei Carabinieri della Stazione di Tremestieri, l’uomo, da oltre un triennio – ovvero dal 2006 al 2009 – avrebbe consolidato la propria metodologia criminale. Infatti, periodicamente, lo stesso soleva recarsi presso l’esercizio commerciale, dove regolarmente realizzava con violenza e minacce l’attività estorsiva nei confronti della vittima, omettendo sistematicamente il pagamento delle consumazioni, pretendendo somme di denaro, ovvero facendosi restituire le somme spese nel corso delle giocate effettuate alle macchine del video poker presenti nel bar.
Di fronte alle sporadiche rimostranze avanzate dal commerciante, l’uomo avrebbe anche esternato minacce di morte nei confronti del commerciante e dei suoi familiari, ovvero minacciato danneggiamenti dell’esercizio commerciale a mezzo di incendio. Dagli accertamenti effettuati dai Carabinieri, è altresì emerso che il soggetto avrebbe posto in essere le condotte estorsive sino al 2009, quando la vittima, esasperata dalle continue vessazioni cui era sottoposta, ha trovato il coraggio di denunciare ai militari dell’Arma il suo estorsore. A quel punto, le immediate e prolungate attività di indagine avviate dai Carabinieri della Stazione di Tremestieri hanno in breve consentito di raccogliere elementi probatori univoci e concordanti in ordine alla responsabilità di G.C. che, dopo l’arresto, è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi.

 

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