Reggio Calabria. Ho assistito alla Direzione Regionale del Partito Democratico. Ho ascoltato vari interventi con i quali i singoli hanno analizzato la situazione politica che si è verificata con il risultato delle ultime elezioni regionali del 28 e 29 marzo scorso. La prima cosa che mi ha colpito è stato il non voler individuare la principale causa della sconfitta elettorale: la scelta del candidato alla Presidenza della Regione Calabria!
Malgrado la disfatta, perché proprio di disfatta si tratta, non si vuole capire che il primo errore ed il più madornale è stato quello di perpetuare in quella scelta. Qualsiasi altro candidato avrebbe senz’altro fatto meglio: avrebbe sicuramente garantito l’allargamento della coalizione, condizione indispensabile per misurarsi con il centrodestra. L’altro grossolano errore è stato quello di stancare i nostri elettori con i continui appuntamenti per primarie sistematicamente sospese.
Ma sentire ripetere, in particolare dalla rappresentante della mozione Marino, Fernanda Gigliotti, che bisogna azzerare tutto e tutti, tesserati e dirigenti, nominare commissari e quant’altro ancora lo vedremo nelle prossime puntate, mi ha spinto a scrivere queste righe.
Perché io non ci sto a questo sciacallaggio politico messo in campo in una situazione difficilissima come quella che vive oggi il Partito Democratico calabrese. Il PD non può essere considerato un giocattolo da rompere solo perché non può essere tutto nostro ma condiviso con altri.
Azzerare tutto e tutti sarebbe come sbeffeggiare le migliaia di persone, perché sono state migliaia e soprattutto vere le persone che hanno chiesto la tessera del PD e che, partecipando alla sua nascita, hanno voluto diventare determinanti nelle scelte messe in campo: persone che si sono messe in fila ai seggi per votare i Segretari Provinciali, di Circolo ed i dirigenti delle province calabresi (quello che è successo dopo è un’altra storia che oggi ci obbliga a riflettere !).
Come si può pensare di azzerare tutto e poi certamente di rifare tutto (giochiamo?) con le imminenti scadenze politiche alle quali saranno interessate le nostre città, la nostra gente ed il nostro Partito?
L’unica cosa da fare, a mio parere, è di darci tutti una scrollata ed invece dei piagnistei da Cassandra, iniziare a fare proposte per ripartire, dando segnali di una convincente azione politica, che i nostri elettori aspettano con ansia (e fra questi ci sono i tantissimi astenuti alle ultime elezioni).
Mi aspetto proposte ed idee da quanti hanno a cuore il progetto del Partito Democratico per costruire una grande forza politica che sia di forte alternativa alla destra, per la Calabria e per l’Italia che non può sopportare questa frantumazione strisciante dell’Unità Nazionale voluta dall’attuale alleanza Berlusconi-Bossi che purtroppo impera nel governo del Paese.
Franca Milazzo
Direzione Prov.le PD Reggio Calabria