Palermo. Le Fiamme Gialle del Gruppo Palermo, il 26 aprile scorso hanno posto in essere un’importante azione di contrasto al fenomeno della reprografia – termine tecnico che indica l’illecita fotocopiatura di scolastici ed universitari da venderli agli studenti – che ha portato al sequestro di oltre 100 volumi in sei esercizi commerciali ed alla denunzia all’Autorità Giudiziaria di sei responsabili. I finanzieri hanno avviato una specifica attività d’indagine, pianificata e organizzata anche attraverso appostamenti, che ha permesso di rinvenire un ingente quantitativo di testi integralmente fotocopiati e pronti per la distribuzione. I sei rappresentanti legali delle altrettanti copisterie scoperte sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per violazione delle norme sul diritto d’autore di cui alla Legge 633/1941. In particolare l’articolo 171 ter di questa legge punisce con sanzioni pesanti coloro i quali abusivamente riproducono, trasmettono o diffondono in pubblico opere letterarie, drammatiche, scientifiche, multimediali, o banche dati: i denunciati rischiano da 1 a 4 anni di reclusione e una multa che può superare i 15 mila euro.
Gli interventi mirati sono stati compiuti nei confronti di sei esercizi commerciali ubicati a Palermo, nella zona di piazza Pretoria e viale delle Scienze, sedi della locale università. I Finanzieri del Gruppo Palermo nel corso del servizio hanno constatato che il 60% delle copisterie controllate effettuava riproduzioni illecite di testi protetti dal diritto d’autore. Tra l’altro, oltre al diritto d’autore violato, le imprese che si rendono colpevoli di questo reato, generalmente, sono anche responsabili di evasione fiscale per la mancata contabilizzazione dei proventi che ne derivano.
La dilagante attività della riproduzione illecita di testi danneggia, come è evidente, le case editrici ma anche quegli esercizi commerciali che non accettano di infrangere la legge e mettono in vendita esclusivamente copie “ufficiali”. Si tratta di pubblicazioni dal valore commerciale elevato, molto spesso superiore ai 100 euro e vendute anche a meno di 10 euro, a seconda della materia (medicina, ingegneria, diritto, ecc.).
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