Reggio Calabria. Alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno animato la vertenza delle borse di studio non erogate agli studenti dell’Università Mediterranea è per noi, giovani della Federazione della Sinistra, importante trarre alcune riflessioni. Abbiamo visto in queste settimane un tira e molla francamente inaccettabile tra l’Ateno reggino, i rappresentanti in vari organi dell’università e semplici studenti. Era ormai da dicembre che la situazione diventava sempre più torbida ed i vincitori delle borse vedevano allontanarsi il sudato contributo economico che aiuta, a dir poco, a vivere serenamente e senza rischio di interruzioni gli anni della formazione superiore. Nonostante ci fosse un numero minore di studenti idonei in graduatoria ed i fondi erogati dalla precedente giunta regionale non fossero diminuiti il pagamento delle borse tardava ad arrivare. Di fronte a questa gravissima situazione però, fortunatamente, gli studenti non sono rimasti inerti. Come rarissimamente è accaduto nella storia della Mediterranea, la risposta più significativa a questo problema è venuta proprio dalla classe studentesca. Decine di ragazzi si sono impegnati ed hanno deciso di lottare per difendere un proprio diritto. Una massa critica che ha preso di petto la questione, facendo sentire la propria voce, sulla stampa e negli organi di ateneo, rivendicando l’erogazione totale delle borse, senza se e senza ma, coscienti di essere nel giusto e che nessuno avrebbe potuto accampare scuse di alcun genere. Il tutto anche grazie all’importante operato del Collettivo Unirc, che ha saputo catalizzare il dissenso. Ebbene, le ultime dichiarazioni del Rettore Massimo Giovannini di questi giorni danno ragione a questi studenti. In primo luogo perché le borse verranno erogate entro fine maggio e poi per aver finalmente compreso che non vi è alcuna carenza di fondi per questo settore. Questa è una grande vittoria per gli studenti reggini e non solo che dimostra ancora una volta come valga ancora la pena, in questo periodo di disillusione e di anti-politica, dove il disimpegno spadroneggia, lottare per difendere i propri diritti. Questa volta l’impegno e la partecipazione hanno fatto si che una evidente ingiustizia fosse scongiurata, per cui speriamo che possa trattarsi di un importante precedente per il futuro della vita universitaria del nostro ateneo, nel segno della partecipazione. Sappiamo però che ancora la questione non è chiusa definitivamente, anche perché l’erogazione non interessa la totalità dei beneficiari ma gran parte di essi, in quanto gli studenti dei primi anni al momento sono stati omessi senza alcuna spiegazione; e anche questo, noi come altri, vigileremo sulla totale applicazione delle parole del massimo esponente dell’Ateno. La lotta ha pagato e speriamo che da oggi possano porsi le basi per una rinascita partecipativa dell’Università Mediterranea.
GIOVANI DELLA FdS DI Reggio Calabria